Viterbo, 18 ago – Non è bastato un morto, non è bastata l’interrogazione parlamentare proposta sull’illegalità dell’evento mentre nel resto d’Italia si chiede il Green pass anche per andare al cinema: solo oggi i partecipanti al Rave party che si sta tenendo intorno al lago di Mezzano, nel viterbese, iniziano a lasciare il posto. Esattamente nel giorno in cui avrebbero detto che sarebbe finita la festa.
Rave, la festa è finita
Questa mattina, infatti, diverse automobili hanno lasciato l’area intorno al lago di Mezzano dove da giorni è in corso un rave party. Stando ad alcune fonti, citate da Agi, già la scorsa notte alcune centinaia le persone hanno lasciato il luogo della festa. Tutte le automobili che stanno abbandonando la zona sono controllate dalle forze dell’ordine. In particolar modo, la Guardia di finanza in questo momento sta presidiando l’ingresso principale. La musica, intanto, non accenna a fermarsi, impianti stereo in piena attività.
Il ragazzo morto
L’allarme su un ragazzo scomparso è stato lanciato nei giorni scorsi da parte degli amici del giovane che avevano perso le tracce dell’amico, che hanno così allertato i Carabinieri forestali e i Vigili del Fuoco. L’intervento dei soccorritori, difficoltoso a causa dell’oscurità e dell’acqua torbida del lago, non si è fermato per tutta la notte e ha visto in azione un gommone, un drone, dei sommozzatori, e da riva un cane molecolare.
Trovato a 60 metri dalla riva
Le ricerche sono proseguite fino a poco prima dell’ora di pranzo del 16 agosto, quando il corpo del ragazzo è stato trovato a circa 60 metri dalla riva. Ancora da capire le cause specifiche della morte.
Il rave proseguirà fino al 18
Nonostante ciò il rave, organizzato in un terreno di proprietà della famiglia Camilli, già patron della Viterbese calcio, è andato come previsto avanti fino ad oggi. Dal canto suo il primo cittadino, Stefano Bigiotti, si è pronunciato affinché questa situazione venga frenata e non si ripeta, mentre Mauro Rotelli, deputato di Fratelli d’Italia, ha annunciato un’interrogazione urgente al ministro dell’Interno Lamorgese.