Roma, 18 ago – Un’assemblea concitata l’ultima presieduta da Virginia Raggi: lavori sospesi per calmare gli animi dopo l’intervento polemico del sindaco e le proteste verbali dell’ex capogruppo M5S Paolo Ferrara, al termine della seduta dell’Assemblea Capitolina dedicata ai poteri speciali per Roma Capitale, che hanno scatenato la reazione delle opposizioni.
Raggi: “Assemblea ha preferito consiglio di facciata”
“Mi dispiace, vorrei fosse registrato il mio disappunto – ha detto la Raggi prendendo la parola in Assemblea capitolina – per quello che vale, che l’Assemblea abbia preferito un consiglio di facciata, rispetto a provvedimenti importanti di prerogativa dell’Aula che aspettavano solo di essere discussi. Qui si conclude il ruolo dell’Assemblea in questa legislatura, e i romani ne terranno conto”, ha detto la sindaca interrotta dalle proteste di rinforzo di Ferrara, formalmente non presente in seduta, che si è inserito in Assemblea al grido di “vergogna, vergognatevi, indecenti”. “La nuova maggioranza che è costituita dalle opposizioni ha fatto questa scelta di priorità – sostiene il sindaco, che spiega che – L’Aula aveva già raggiunto il risultato straordinario di spingere il Parlamento a avviare una riforma costituzionale e degli interventi ordinari, che auspichiamo vengano approvai entro fine legislatura, innanzitutto per disintermediare i fondi nazionali e europei dal passaggio attraverso la regione”.
“Mi aspettavo di ascoltare qualcosa di nuovo”
“Mi aspettavo – dice la Raggi – essendo questa l’ultima seduta, per la forza con la quale è stata richiesta, di ascoltare qualcosa di nuovo”. L’ultima assemblea “avrebbe potuto parlare di altri temi, che sono di competenza dell’Aula: debiti fuori bilancio, che avrebbero consentito a dei fornitori della città di essere pagati, delibere sui Piani di zone, il vincolo al Parco delle Energie, i bilanci 2013-2019 di Farmacap, l’atto transattivo tra Roma Capitale e Bcc. Delibere essenziali, rispetto a un tema che oggi, a 45 giorni dalle elezioni, sembrerebbe un vessillo elettorale”.
De Vito: “L’aula ha esercitato sua prerogativa”
Marcello De Vito, presidente dell’Assemblea, ha risposto al sindaco dicendole che “quando l’Ordine dei lavori non passa con i 3/4 viene sottoposta all’Aula. L’Aula ieri nel suo potere non ha voluto discutere quell’Odg, è una sua prerogativa”. E la capogruppo della civica Roma torna Roma Svetlana Celli ha chiesto al presidente “di ricordare alla sindaca Raggi quante volte l’occasione ha sostenuto il numero legale della sua maggioranza”.