Home Approfondimento (Video) Pompei regala ancora meraviglie: trovata tomba con corpo mummificato

(Video) Pompei regala ancora meraviglie: trovata tomba con corpo mummificato

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Video Pompei

Napoli, 17 ago – Straordinaria scoperta svelata oggi dal Parco archeologico di Pompei, dove è stata ritrovata una tomba unica contenenti i resti mummificati di un liberto, che testimonia anche l’importante commistione tra cultura greca e romana.

Pompei, la tomba di Marcus Venerius Secundio

La tomba apparteneva a Marcus Venerius Secundio, schiavo pubblico e custode del tempio di Venere. Una volta liberato dalla sua condizione di schiavitù, l’uomo di cui è stata ritrovata la tomba aveva poi raggiunto un certo status sociale ed economico, oltre a diventare Augustale, ovvero membro del collegio di sacerdoti dediti al culto imperiale, come ricorda l’epigrafe rinvenuta: “diede ludi greci e latini per la durata di quattro giorni”. L’ultima scoperta avvenuta a Pompei è dunque una tomba con il corpo di un defunto mummificato, ritrovata grazie alla campagna di scavo condotta dal parco archeologico di Pompei e dall’università europea di Valencia. E’ unica nel suo genere anche la sepoltura di Marco Venerio Secundio. Si tratta, infatti, di uno degli scheletri meglio conservati ritrovati nella città antica. Il defunto fu inumato in una piccola cella di 1,6 x 2,4 metri posta alle spalle della facciata principale, mentre nella restante parte del recinto sono state riscontrate due incinerazioni in urna. Nella fase romana di POMPEI, il rito funerario prevedeva di norma l’incinerazione, mentre solo bambini piccoli venivano inumati.

Sepoltura “insolita”

La sepoltura di Marco Venerio è dunque altamente insolita anche per il rito funerario adottato, considerando che si trattava di un uomo adulto di più di 60 anni, come emerge da una prima analisi delle ossa ritrovate nella camera funeraria. Le caratteristiche della camera funeraria, che consisteva in un ambiente ermeticamente chiuso, hanno creato le condizioni per lo stato di conservazione eccezionale in cui è stato trovato lo scheletro, con capelli e un orecchio ancora visibili. Inoltre, sono stati recuperati elementi di corredo, tra cui due unguentaria in vetro e numerosi frammenti di ciò che sembra essere un tessuto.

I “ludi graeci”

Ludi graeci è da intendere come spettacoli in lingua greca è la prima testimonianza certa di esibizioni a POMPEI in lingua ellenica, ipotizzate in passato sulla base di indicatori indiretti. Abbiamo qui un’altra tessera di un grande mosaico, ovvero la Pompei multietnica della prima età imperiale, dove accanto al latino è attestato il greco, all’epoca la lingua franca del Mediterraneo orientale“. Così il direttore del parco archeologico di Pompei, Gabriel Zuchtriegel, commentando la scoperta di una nuova tomba che presenta un’iscrizione monumentale, la prima attestazione di spettacoli in lingua greca a Pompei. “Che si organizzassero anche spettacoli in greco – aggiunge – è prova del clima culturale vivace e aperto che caratterizzava l’antica Pompei, un po’ come l’esibizione straordinaria di Isabelle Huppert nel Teatro Grande poche settimane fa, in lingua francese, ha dimostrato che la cultura non ha confini”

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