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Attentato incendiario alla tenuta presidenziale di Castelporziano

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Roma, 17 agosto – Attentato incendiario alla tenuta presidenziale di Castelporziano: danni lievi ma paura per la sicurezza del presidente Mattarella. Questa mattina poco dopo le 6 ignoti piromani hanno gettato degli inneschi accesi oltre il muro di cinta su via Pratica di Mare della tenuta presidenziale di Castelporziano, residenza estiva del capo dello Stato.

Attentato incendiario di Castelporziano: è caccia ai piromani

Dopo i tanti incendi che stanno flagellando Roma e l’Italia intera, ecco che l’attentato incendiario di Castelporziano non poteva avvenire che con l’ausilio del fuoco. Alcuni alberi e una piccola porzione di macchia mediterranea e arbusti, infatti, hanno subito preso fuoco. Alcuni cittadini hanno avvisato i vigili del fuoco. Sul posto sono arrivate anche le squadre dei carabinieri forestali e dei vigili del fuoco in forza nella tenuta presidenziale. I danni sono stati fortunatamente limitati a una ventina di metri quadri di terreno bruciato.

Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, si apprende, ha ribadito la sua condanna per atti di criminalità che colpiscono la comunità civile e ha ringraziato i cittadini che hanno segnalato l’incendio e le squadre di soccorso dei vigili del fuoco: grazie al loro intervento tempestivo sono state evitate gravissime conseguenze.

Castelporziano: residenza presidenziale ereditata dai Papi 

Un polmone verde per Roma, un’area di tutela naturalistica e archeologica, una residenza presidenziale ereditata dai Papi e poi dai Savoia. Castelporziano, oggetto di un attentato incendiario subito domato, è una delle tenute di pertinenza della Presidenza della Repubblica, curata dal Quirinale, aperta alle visite e ai centri estivi per disabili ed anziani da Sergio Mattarella e saltuariamente luogo di riposo per il presidente. La Tenuta Presidenziale di Castelporziano, dista circa 25 Km dal centro di Roma e si estende su una superficie di quasi 6000 ettari comprendendo alcune storiche tenute di caccia quali Trafusa, Trafusina, Riserve Nuove e Capocotta. Riserva naturale dello Stato dal 1999, luogo di memorie storiche che dalle villle romane passa al Papato fino alla famiglia Savoia, per poi diventare una delle residenze della presidenza della Repubblica, vanta diverse zone archeologiche e un ecosistema che unisce pinete, sughereti, dune sabbiose su 3 chilometri di litorale, la presenza di una fauna selvatica di cinghiali, caprioli, picchi e barbagianni.

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