Roma, 16 ago – Il candidato sindaco per il centrodestra Enrico Michetti parla nuovamente del problema rifiuti a Roma, analizzando come sia una lunga storia che affligge la Capitale.
Michetti e i rifiuti, analisi “anno per anno”
“Nell’anno 1994 vennero varate tre norme fondamentali: la Merloni che si occupava dei lavori pubblici, la Galli che si occupava del servizio idrico e la Ronchi che metteva a regime l’ambiente” spiega Michetti. “Successivamente con il codice del 2006 norma nasce un testo al cui interno vi si rinvenivano tutte le disposizioni che riguardavano la materia ambientale”.
“Nel 2012 venne varato nuovo piano rifiuti”
“Si partiva quindi – prosegue il candidato sindaco per il centrodestra – in quel momento con gli ultimi piani dei rifiuti. Si ricorda quello del 2002, quando già si iniziava a prevedere il dopo Malagrotta e la necessità di nuovi impianti sostitutivi. Nel 2012 venne varato un nuovo piano dettagliato dei rifiuti in cui, peraltro, si prevedevano addirittura 4 termovalorizzatori oltre ad altri impianti. Tali interventi se totalmente eseguiti avrebbero dovuto risolvere gran parte del problema rifiuti romano”.
“Perché da allora nessuno si è mosso?”
“Purtroppo i piani rimasero per buona parte lettera morta ed anche l’ultimo Piano del 2020 che impone l’autosufficienza degli ambiti territoriali ottimali (perlopiù corrispondenti alle aree province) ed un ciclo economico circolare ha espunto la necessità di realizzare nuovi termovalorizzatori, partendo da presupposti di dubbia fondatezza riguardanti la riduzione dei rifiuti e la crescita della raccolta differenziata. Allora, perché dal 2012 ad oggi nessuno si è mosso per dar corso ai diversi piani?”, conclude Michetti.