Roma, 28 lug – Uno “stalker incendiario” quello fermato dalla Polizia di Stato a Torre Angela, responsabile di ben due incendi ai danni delle proprietà della ex fidanzata. Il 39enne romano ora è colpito da un’ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal GIP del Tribunale di Roma.
Stalker e piromane, colpevole di due incendi
Lo stalker piromane è artefice di due incendi palesemente dolosi, uno che ha ridotto in cenere un CAF e l’altro ad un bar. Tutti e due i roghi sono avvenuti a pochi giorni di distanza tra la fine di maggio e l’inizio di giugno. Gli investigatori, oltre ad aver acquisito le immagini delle varie telecamere di zona, hanno scandagliato la vita delle persone coinvolte a vario titolo nelle due attività incendiate.
La ragazza minimo comune denominatore
Proprio quest’ultimo spunto investigativo si è rivelato decisivo, trovando in una ragazza il punto in comune tra i due roghi: è proprio lei a raccontare che da qualche tempo un suo ex fidanzato, che non aveva accettato la fine della loro storia, la stava stalkerizzando con una lunga serie di messaggi ed appostamenti anche nei pressi del bar dove lavorava, lo stesso che sarà poi incendiato.
Taniche e liquido infiammabile
I poliziotti hanno quindi trovato il 39enne in un appartamento abusivamente occupato in via dell’Archeologia. Durante la perquisizione, in un garage a uso esclusivo del sospettato, sono state trovate due taniche in plastica ancora parzialmente piene di liquido infiammabile, diversi accendini ed accendigas, tute in tela bianca identiche a quelle indossate dal piromane – come si evince dalle riprese delle telecamere – guanti, martelli in plastica usati per infrangere i vetri e permettere così alle fiamme di divampare anche all’interno dei locali, nonché 2 bottiglie ancora sigillate di acido muriatico. Un’ordinanza di custodia cautelare in carcere è stata quindi per lo stalker piromane, che adesso è a Rebibbia.