Le farmacie in cui effettuare i test rapidi per scoprire se si è positivi al Covid-19 sono presenti sul sito di Salute Lazio (QUI) o in coda all’articolo in una mappa interattiva. Le farmacie sono suddivise nelle zone del territorio capitolino, in modo da facilitarne la consultazione.
I test a cui si fa riferimento sono il test sierologico mirato a rilevare la presenza di anticorpi IgG e IgM (che consente di valutare se l’individuo è entrato in contatto o meno col virus, ndr) e il tampone antigenico rapido per la rilevazione di antigene SARS –CoV-19 (che valuta direttamente la presenza del virus nel campione clinico. A differenza dei test molecolari, però, i test antigenici rilevano la presenza del virus non tramite il suo acido nucleico ma tramite le sue proteine, antigeni, ndr). L’esecuzione dei test, a pagamento, non può superare i prezzi di riferimento individuati nell’accordo: in particolare il test sierologico non potrà costare al cittadino più di 20 euro, cifra comprensiva di tutto il materiale di consumo idoneo per l’esecuzione del test. Per il test antigenico il prezzo massimo stabilito è di 22 euro.
Come si accede al test
L’esecuzione del test sierologico in farmacia avverrà su appuntamento richiesto alle farmacie da parte dei cittadini. Dovranno essere rispettate tutte le norme previste per prevenire la diffusione del virus.
I requisiti per le farmacie
Nel dettaglio, l’esecuzione dovrà essere svolta all’interno della farmacia se è presente la possibilità di avere uno spazio dedicato separato da quelli destinati all’accoglienza dell’utenza e alla vendita, possibilmente munito di percorsi dedicati in via esclusiva all’ingresso e all’uscita dei pazienti che intendono effettuare il test, opportunamente arieggiato in modo tale da garantire un costante ricircolo dell’aria, eventualmente anche mediante l’uso di apposito impianto di areazione. Se la farmacia è sprovvista di un ambiente dedicato potrà effettuare il tampone durante l’orario di chiusura della stessa.
Le misure individuali di sicurezza
Il cliente che si reca in farmacia per sottoporsi allo screening rapido per il covid deve indossare una mascherina chirurgica o FFP2/KN95. Viene effettuata la misurazione della temperatura corporea. Nel caso la temperatura risultasse superiore 37,5°, non sarà possibile consentire all’utente l’accesso ai locali della farmacia raccomandando di tornare al proprio domicilio e di chiamare subito il proprio medico. In tutti gli altri casi il farmacista invita l’utente a sanificare le mani fornisce allo stesso il modulo relativo al trattamento dei dati personali, accertandosi che sia compilato in ogni suo campo e debitamente firmato. Inoltre, chiede il codice fiscale e documento d’identità dell’utente, al fine di procedere all’inserimento dei dati personali nella apposita piattaforma informatica. Il farmacista o altro operatore sanitario che presenzia all’esecuzione del test sierologico da parte del cittadino, onde verificarne la correttezza, indossa preferibilmente una mascherina chirurgica o FFP2/KN95, guanti, camice chiuso o camice usa e getta e una protezione per gli occhi.
Risultati e dati
Una volta completato il test, il referto verrà consegnato al cliente fuori dai locali della farmacia ovvero, su sua richiesta, trasmessogli sulla casella personale di posta elettronica specificamente indicata. In caso di esito positivo, con il risultato del test saranno fornite le indicazioni da seguire. Nel frattempo il farmacista inserirà i dati dell’utente e il risultato nel modulo predisposto dalla regione a cui le farmacie accederanno tramite credenziali fornite dalla regione Lazio. Il risultato all’utente è comunicato nel rispetto della normativa sulla privacy.
In caso di POSITIVITÀ al test sierologico l’utente deve essere sottoposto a tampone molecolare di conferma, e, pertanto inviato al drive- in con ricetta dematerializzata del proprio medico.
Il farmacista dovrà comunicare tempestivamente al Servizio Igiene e Sanità Pubblica (SISP) della ASL competente, gli esiti positivi per quanto di competenza. La farmacia produrrà su modulistica predefinita dalla Regione stampa dell’esito del test rapido, anche se negativo, da consegnare o trasmettere all’assistito. Il farmacista è tenuto a conferire all’utente le stesse informazioni definite dalla Regione Lazio e non è autorizzato a dare ulteriori istruzioni.