Lunedì scorso, in preda al panico e alla disperazione, una donna ha composto il 112NUE per denunciare la scomparsa della figlia 30enne. Scattato il piano operativo per il rintraccio delle persone scomparse, la sala operativa della Questura di Roma ha immediatamente diramato le note di ricerca della ragazza, fornendo agli operatori in servizio su tutto il territorio una descrizione dettagliata.
La madre della giovane, su suggerimento dei poliziotti, ha effettuato una videochiamata alla figlia la quale, pur non rispondendo alle domande, ha permesso agli investigatori, “decifrando” alcuni rumori di sottofondo, di focalizzare le ricerche in prossimità delle fermate della metro B di piazza Bologna, viale Libia e Annibaliano.
È stata una pattuglia del commissariato Vescovio, diretto da Manuela Rubinacci, ad intercettare la ragazza proprio nelle vicinanze della stazione metropolitana Annibaliano; avvicinata con le cautele del caso, dopo un lungo colloquio con i poliziotti, la giovane si è convinta a seguirli presso il Distretto San Paolo dove ha riabbracciato la mamma.