Il Covid-19 è stato un acceleratore di cambiamento anche nell’ambito immobiliare: sostenibilità, digitale e tecnologia, flessibilità d’uso e rigenerazione caratterizzeranno gli edifici del futuro. Questo quando emerge dal report stilato da Jll. “A lungo termine – dice Jll -è probabile che gli adattamenti degli uffici guidino la domanda di spazio: posti a sedere confortevoli, spazi collaborativi più o meno informali, spazi flessibili e amenità costituiranno la base per un nuovo uso e una nuova impronta dell’ufficio”.
Nel 2020 il settore degli uffici si è confermato dinamico, registrando nel 2020 52 transazioni e rappresentando il 43% dei volumi con circa 3,6 miliardi di euro. A Milano il volume delle locazioni ha raggiunto i 280.000 mq, in calo del 40% a/a e del 25% rispetto alla media. A Roma ha toccato i 120.000 metri quadri, in calo rispetto alla media degli ultimi anni pari a 187.000 metri quadri.
“La domanda di spazi per uffici – prosegue Jll – è stata dominata da deal sotto i 500 mq e da spazi per uffici di grado A (66%). La domanda ha riguardato soprattutto uffici situati nelle zone periferiche. Milano è stata ancora una volta il mercato leader, rappresentando il 63% del volume totale degli investimenti in uffici con 29 operazioni effettuate principalmente nel centro storico della città. A Roma, il volume degli investimenti ha registrato un aumento per un totale di circa 710 milioni di euro (+15%).I rendimenti netti prime sono rimasti stabili a Roma (3,75%) mentre sono diminuiti a Milano (3,3%), a conferma della liquidità degli asset prime nei principali mercati e la forte concorrenza per gli asset core di alta qualità”.