
Stanotte gli Usa hanno bombardato la Siria, nella zona orientale, al confine con l’Iraq, prendendo di mira infrastrutture delle milizie appoggiate dall’Iran. Questa è a tutti gli effetti la prima azione militare di Joe Biden.
“I raid hanno distrutto diverse strutture al confine, utilizzate da una serie di milizie filo iraniane”, precisa il portavoce del Pentagono John Kirby. “Invia un messaggio inequivocabile, il presidente Biden agirà per proteggere il personale della coalizione americana. Allo stesso tempo abbiamo agito in modo deliberato puntando a calmare la situazione sia nella Siria orientale e sia in Iraq”.
Il Pentagono spiega dunque che il raid, ordinato da Joe Biden e sferrato dopo aver consultato gli alleati, è in risposta all’attacco missilistico in Iraq dello scorso 15 febbraio nel quale ha perso la vita un contractor civile mentre militari statunitensi e di altre forze della coalizione sono rimasti feriti. L’osservatorio siriano dei diritti dell’uomo ha rivelato che almeno 17 combattenti pro-Iran sono stati uccisi in seguito all’attacco.
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