La giovane leonessa Aasha non ce l’ha fatta ed è morta al Bioparco di Roma, assistita dai veterinari, dal curatore generale Yitzhak Yadid e dal personale dello staff che stavano seguendo con apprensione lo sviluppo del male.
A darne notizia la fondazione Bioparco di Roma: “Una rara patologia dovuta ad una malformazione alla base del cranio che impedisce la comunicazione fra il cervelletto e il midollo spinale, schiacciandolo – si legge in una nota -. Un difetto congenito purtroppo diffuso fra i leoni asiatici di tutto il mondo, probabilmente associato alla forte consanguineità esistente in questa popolazione, ridotta dagli uomini quasi all’estinzione”.