La capacità degli hub vaccinali sul territorio nazionale sarebbe di 25mila somministrazioni al giorno, tuttavia la macchina viaggia in modalità ridotta a causa della mancanza di dosi, è proprio con questo intento che continuano a studiarsi vaccini che potrebbero subentrare sul mercato a rafforzare quelli già presenti: è arrivato così il parere tecnico-scientifico dello Spallanzani sull’antidoto russo Sputnik V.
Un parere positivo, dicono gli esperti, che si basa essenzialmente su due vettori adenovirali e che prevede due somministrazioni a distanza di 21 giorni. Il vaccino russo viene prodotto in versione congelata con temperatura tra i -18° C e lo zero per poi essere disidratato, con il processo della liofilizzazione e portato a temperatura tra -2°C e -8°C. Stando a quanto riportato negli studi dello Spallanzani l’antidoto può essere somministrato dai 18 anni in su e avrebbe un’efficacia testata del 91,6%, senza che presenti effetti collaterali rilevanti.