Una serata al museo con l’Opera di Roma. Il Lirico della Capitale porta la grande musica al MAXXI giovedì 25 febbraio alle 20 con il concerto dedicato interamente a Igor Stravinskij diretto da Daniele Gatti.
Per questa prima volta del Teatro dell’Opera nello spazio dedicato delle arti del XXI secolo e alla creatività contemporanea Gatti ha scelto il Concerto in mi bemolle “Dumbarton Oaks”, Danses concertantes e le Suite n.1 e n.2 per piccola orchestra. L’omaggio a uno dei maggiori compositori del Novecento, a cinquanta anni dalla morte, si svolgerà davanti alle opere esposte nella mostra ‘Senzamargine, Passaggi nell’ arte italiana a cavallo del millennio’.
Lo spettacolo, registrato senza pubblico, sarà trasmesso in streaming gratuito alle 20.00 sui canali YouTube dell’Opera e del MAXXI e successivamente su Rai Radio 3. Per il sindaco di Roma Virginia Raggi, che è anche presidente della Fondazione Teatro dell’ Opera “il concerto è un esempio virtuoso di come sia possibile immaginare nuovi spazi per il teatro e l’arte, sperimentando collaborazioni e formule innovative per arrivare al pubblico”. Il Teatro dell’Opera, ricorda Raggi, “ha portato fuori dal suo luogo più naturale la tradizione della musica classica e lirica e grazie alla sinergia con altre eccellenze romane, come in questo caso il MAXXI, ha individuato nuovi palcoscenici per ripartire. È un bel segnale di fiducia che vogliamo lanciare a tutto il comparto culturale e dello spettacolo”.
“Il concerto – sottolinea Carlo Fuortes, sovrintendente dell’ Opera di Roma fa parte del progetto ‘Roma Opera aperta’ che stiamo sviluppando con altre istituzioni della città. È un dialogo che continuerà nei prossimi mesi, con il pubblico in presenza o in streaming, per tenere vivo, e addirittura rafforzare in questo difficile momento, il rapporto con i nostri spettatori e con la città”. “Collaborare e fare rete con altre istituzioni è fondamentale, e lo è ancora di più in questa fase così difficile per la cultura – rimarca Giovanna Melandri, presidente del Maxxi – E’ bello vedere gli spazi creati dal genio visionario di Zaha Hadid dialogare con le note di un genio senza tempo come Stravinskij”.