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Dopo 3 mesi riapre il Maxxi, all’ingresso tanti giovani: ai primi 10 visitatori un abbonamento annuale

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Mascherine, controlli della temperatura all’entrata ma tanta voglia di tuffarsi nel mondo della cultura. Si sono riaperti dopo tre mesi i cancelli del Maxxi, il Museo nazionale delle arti del XXI secolo, a Roma. Zona gialla significa anche potersi riappropriare degli spazi museali della città, che sono stati obbligati a uno stop doloroso ma forzato al fine di seguire le norme di contenimento anti-Covid. È così che, puntuali alle 11, i romani – tanti i ragazzi – si sono messi in fila per tornare nelle sale dell’edificio progettato da Zaha Hadid. E ai primi dieci paganti il Maxxi ha deciso di regalare un abbonamento annuale alle sue mostre, un gesto simbolico per sottolineare il desiderio di normalità.
Riaprire “è una gioia irrefrenabile- ha commentato entusiasta Giovanna Melandri, presidente della Fondazione Maxxi- la mia, di tutto il team, di tutti gli operatori, della sicurezza, della vigilanza. È proprio bello vedere questo sentimento che aleggia nelle sale del museo”.

Ripartono i luoghi della cultura in questi giorni e il pensiero è solamente uno: “Sentiamo di avere un piccolo ma importante ruolo in questo momento di sofferenza, di fatica, di difficoltà economica- ha aggiunto Melandri- pensiamo che il ristoro della mente, del cuore e della bellezza possa essere un’offerta importante in questi giorni”. Il settore non e’ superfluo e non va dimenticato, come ha sottolineato ancora la presidente: “Nella ‘sala macchine’ della ripartenza, con la campagna vaccinale avanzata, bisognerà veramente pensare, non solo alle povertà economiche e sociali che sono state generate dalla pandemia, ma anche alle povertà educative e culturali”.

E, per festeggiare la riapertura, I cittadini potranno prenotare un biglietto al prezzo speciale di 5 euro, alle casse o sul sito maxxi.vivaticket.it, per garantire visite scaglionate per fasce orarie nel rispetto delle norme sulla sicurezza.
Sono tante le mostre in corso da visitare e le opere da vedere, rimaste in sospeso quando il Maxxi ha dovuto chiudere i suoi cancelli lo scorso novembre. Ci sono ritratti dell’anima di Giovanni Gastel (‘The people I like’), le opere ‘senzamargine’ di 9 grandi maestri a cavallo del millennio, le installazioni  sitespecific dei 3 finalisti del Maxxi Bvlgari Prize, l’omaggio di Isaac Julien a Lina Bo Bardi, una pioniera dell’architettura, e le suggestive architetture di Luois Kahn nelle fotografie di Roberto Schezen. Unico rammarico del Maxxi è quello di non poter aprire al pubblico nel weekend, come ha spiegato Giovanna Melandri: “Mi auguro che si possa ripensare a questa disposizione. Durante la settimana i cittadini lavorano, ed è un lusso venire al museo negli orari di ufficio, di studio e di ogni attività professionale. Noi- ha assicurato- possiamo garantire in totale sicurezza, in un museo così grande, la visita durante il sabato e la domenica. Può essere anche un’occasione per alleggerire gli assembramenti nelle aree dello shopping offrendo un’alternativa”.

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