Il conteggio al limite della tragedia lo ha fatto Federalberghi Roma: la Capitale ad un anno dall’inizio dell’emergenza sanitaria conta i danni economici del comparto alberghiero.
“Ad oggi quasi il 95% delle strutture sono chiuse in città. Molti hanno preferito da marzo scorso non riaprire più. Siamo l’unico settore in cui tante realtà hanno fatturato veramente zero” – ha detto all’Ansa il presidente di Federalberghi Roma, Giuseppe Roscioli. Secondo i numeri dell’associazione di categoria nella Capitale sono aperti circa 80 alberghi sui 1200 presenti in città, “il 25-30% dei quali non riaprirà più perché venivano da situazioni già difficili. I gestori venderanno i locali o restituiranno le chiavi se sono in affitto”.
Intanto nasce la possibilità della Staycation: una vacanza, con pernottamento e cena in uno degli hotel della Capitale, insomma una minivacanza rimanendo in città. Una novità apprezzata ma non in crescita esponenziale.
La richiesta degli albergatori è quella di “ristori efficaci, proroga delle scadenze dei finanziamenti, elevazione sino a 20 anni dei finanziamenti garantiti dallo Stato , esonero di tasse ed imposte di qualunque misura, proroga del credito di imposta sino a tutto il 2021, aumento dei sostegni alla forza lavoro anche stagionale e riduzione dell’iva al 5% come già fatto dai competitors europei”.