Era il 29 gennaio 2020, esattamente un anno fa, quando l’Italia iniziò davvero a fare i conti con il Covid-19. L’idea di una pandemia da affrontare e di piccoli e grandi focolai da contenere in poche settimane divennero realtà.
Il virus, secondo gli ultimi studi, circolava nel territorio nazionale, come in tutto il mondo, già da diversi mesi ma tutti ricorderanno, negli anni avvenire che l’Italia ha iniziato a combattere il virus con una coppia di turisti cinesi, di 66 e 65 anni, ricoverati urgentemente allo Spallanzani mentre proprio dalla Cina arrivavano notizie e immagini di una Wuhan confinata e di un ospedale da campo in progettazione.
I due turisti si trovavano in Italia, a Roma, per un tour assieme a una comitiva di connazionali, messa anch’essa successivamente in quarantena. Quasi un mese dopo, emersero le prime positività tra i pazienti italiani con le esplosioni dei focolai nel Lodigiano e in Veneto. In poco tempo, l’Italia finì sotto la luce dei riflettori di mezzo mondo. Fu l’iniziò dell’attuale emergenza sanitaria.
