Da TorpignaFlex a PratiFlex. Era il giugno del 2014 quando gli agenti dell’allora Pics della Polizia Locale di Roma Capitale smascherarono un sistema semplice e redditizio. In quel caso a guadagnarci illecitamente erano alcune aziende venditrici di materassi che oltre a commercializzare il loro prodotto offrivano ai clienti la possibilità di ritirare il vecchio materasso e smaltirlo.
Nel caso di Torpignattara gli inquirenti appurarono come lo smaltimento dei materassi avvenisse in due modi differenti: o gettandoli direttamente in strada (come documentato da decine di foto o video), o ricavandone altro denaro extra. Un secondo sistema ancor più grave del primo che consisteva nel portarsi i materassi nelle zone periferiche della città per poi bruciarli.
A distanza di quasi 7 anni dallo smascheramento del sistema Torpignaflex uno scenario simile si è presentato, almeno per quanto concerne l’abbandono in strada dei rifiuti ingombranti, nel cuore di Prati, dove sono stati abbandonati quindici materassi accanto a una postazione di cassonetti in via dei Gracchi. Questo lo scenario che giovedì si sono trovati davanti gli operatori e tecnici AMA mentre effettuavano i servizi quotidiani sul territorio.
L’azienda ha immediatamente allertato la struttura dedicata per predisporre la rimozione dei materiali scaricati abusivamente, segnalando contestualmente l’episodio al Nucleo Ambiente e Decoro della Polizia di Roma Capitale.