E’ un quadro disastroso quello dipinto dalla Cisl sullo stato dell’occupazione nel Lazio: casse integrazione aumentate vertiginosamente, una ripresa che sembra lontana e il blocco dei licenziamenti in scadenza il 31 marzo. Il tutto a poche settimane dal fatidico giro di boa, un anno dall’inizio della pandemia.
“Abbiamo centinaia di migliaia di lavoratori in cassa integrazione nel Lazio. Una situazione a dir poco drammatica se calcoliamo che tutto ciò è solo un preludio di quello tsunami di licenziamenti che potrebbe avvenire qualora il prossimo 31 marzo non venisse prorogato il blocco dei licenziamenti” – ha commentato Enrico Coppotelli, segretario generale Cisl Lazio, con il sindacato a chiedere la proroga a tutto il 2021.
“Di fronte a questi numeri, a queste realtà, nessuno può tollerare ritardi e inadempienze. Bisogna correre. La nostra Agenda 2021 – conclude Coppotelli – ha priorità chiare: lavoro, salute, istruzione e formazione, politiche sociali, investimenti e innovazione, green economy, giovani. Dovremo dare attenzione, più attenzione alle categorie fragili come giovani, donne, anziani, persone con disabilità, adulti disoccupati e percettori di ammortizzatori sociali. Perché, come abbiamo detto all’inizio, siamo solo a metà del guado. Tutti. Nessuno escluso”.