Riqualificare immobili in disuso da destinare ad accoglienza per famiglie in disagio abitativo, anche con forme sperimentali di coabitazione, e a poli sociali a servizio della cittadinanza. È l’obiettivo della delibera approvata dalla Giunta di Virginia Raggi che coinvolge tre stabili del territorio capitolino: l’ex asilo nido di via Tarso, a San Paolo nell’VIII municipio, l’ex scuola Don Calabria di via Cardinal Capranica, a Primavalle nel XIV municipio, dove fino allo sgombero del 15 luglio 2018 hanno abitato oltre un centinaio di famiglie, ancora oggi senza soluzioni alloggiative stabili, e l’ex istituto scolastico Giorgi di via Sorel, nel V municipio, attualmente abitato da una ventina di famiglie in disagio abitativo. Mentre i primi due stabili ricadono nel patrimonio di Roma Capitale, l’ultimo è di proprietà della Città Metropolitana e oggetto di un accordo per la cessione al Comune.
La delibera ha coinvolge gli assessorati all’Urbanistica, al Patrimonio e alle Politiche abitative e alle Politiche sociali. Come si legge in una nota diramata dal Campidoglio, “l’obiettivo è promuovere, incentivare e realizzare, al fine di migliorare la qualità della vita dei cittadini, la rigenerazione urbana intesa in senso ampio e integrato: comprendendo quindi anche aspetti sociali, economici, urbanistici ed edilizi, per promuovere e rilanciare territori dove sono presenti situazioni di disagio, favorendo forme di co-housing per la condivisione di spazi e attività”. Tutte le risorse da impiegare saranno pubbliche. L’amministrazione, si legge nella nota, “reperirà fondi propri per la nuova edificazione valutando anche interazioni con enti no-profit o del terzo settore interessati allo sviluppo del programma”.
In particolare, l’area dove oggi sorge la scuola dismessa di via Tarso è destinata alla realizzazione di una “struttura residenziale da destinare ad albergo sociale, con spazi e servizi comuni in modo da fornire una sistemazione temporanea ai cittadini in difficoltà”, si legge ancora nella nota. Il piano è di ricavare alloggi per 50 persone. Non sono previste però solo funzioni residenziali. Nei piani del Campidoglio c’è anche la realizzazione di “servizi di diversa natura al fine di favorire la massima integrazione con il territorio”. Il costo complessivo stimato per questo primo intervento è di 3,5 milioni di euro.
Il secondo intervento riguarda l’immobile di via Cardinal Capranica. Il sito su cui sorge l’ex scuola, dismessa da oltre vent’anni e svuotata dagli abitanti che l’avevano occupata da un anno e mezzo, verrà utilizzato “per rispondere alla domanda di alloggi di edilizia residenziale pubblica e per fornire una risposta integrata che favorisca percorsi di recupero dell’autonomia abitativa, per il primo inserimento di giovani coppie e per rispondere ai temi dell’emergenza con modalità innovative di gestione degli spazi, dei servizi e delle attività generali funzionali a creare comunità tra gli abitanti”, scrive il Campidoglio. Si prevede “un sistema abitativo con appartamenti di edilizia residenziale pubblica, con una percentuale di housing sociale per un’offerta dedicata a soggetti non in possesso dei requisiti per l’accesso all’Erp ma comunque in condizioni di vulnerabilità”. Il costo complessivo stimato dell’intervento, “è tra i 14 e i 20 milioni di euro tramite l’utilizzo dell’incremento del 30 per cento della Sul (Superficie utile lorda) esistente”.
Infine il progetto di riuso dell’immobile di via Sorel, dove già oggi abitano senza titolo una ventina di famiglie in disagio abitativo. In questo caso l’accordo procedimentale con la Città Metropolitana, che coinvolge anche il V municipio, prevede l’avvio di un “programma di rigenerazione che favorisca il cambio di destinazione d’uso della scuola dismessa per fronteggiare l’emergenza alloggiativa attraverso progetti di autorecupero per residenze collettive dotate di servizi”. Il costo complessivo stimato, si legge infine nella nota, “è di 5 milioni di euro”.