“Finalmente si muovono passi nei confronti della globalizzazione dei diritti, non soltanto dei mercati: oggi la nostra Rsa in Deliveroo, Elio Sabbatini, ha partecipato alla call organizzata dall’International Transport workers’ Federation (ITF) sul lavoro dei riders. Ai problemi collettivi si deve rispondere con una presa di posizione trasversale, internazionale, da articolare secondo le esigenze di ogni territorio: riteniamo che sia molto importante per i migliaia di fattorini presenti a Roma e nel Lazio”, lo rende noto il Segretario Generale della Fit-CISL del Lazio, Marino Masucci.
Aggiunge poi che “nel corso della riunione, è stato confermato da un sondaggio che le principali preoccupazioni dei rider riguardano, in ordine, la giusta retribuzione e la garanzia del lavoro, la sicurezza e la trasparenza dell’algoritmo. Ecco che si confuta ogni narrazione secondo cui fare il lavoro di rider sarebbe fonte di grandi guadagni e poche preoccupazioni: i lavoratori hanno bisogno di garanzie e adeguate retribuzioni”.
“L’esplosione della pandemia – conclude il sindacalista – e l’effetto incrociato della perdita di posti di lavoro e della crescita delle richieste tramite piattaforma, ha contribuito, sul nostro territorio, alla crescita del numero dei rider, stimabile intorno al 35%, e all’aumento della loro età media. Ciò significa che, molto verosimilmente, numerose persone colpite economicamente dal Covid hanno iniziato a fare questo mestiere. Si tratta di lavoratori e famiglie in forte difficoltà, che vanno urgentemente tutelate con un sistema adeguato di garanzie”.