
Si allungano i tempi per l’esito sul voto di fiducia al Senato. Iniziata alle 9.44 con il discorso del presidente del Consiglio Giuseppe Conte, la seduta è stata sospesa due volte e il risultato del voto non si saprà prima delle 22. Conte ha iniziato il suo intervento ricordando, per prima cosa, Emanuele Macaluso, storico dirigente comunista scomparso oggi.
Per il premier oggi è il test più difficile, ossia la prova della fiducia al Senato, dopo aver incassato ieri sera quella alla Camera con 321 sì, 6 in più della maggioranza assoluta. Prosegue la caccia agli indecisi, ma la strada è in salita. Intanto, due senatori Pier Ferdinando Casini e Mario Monti annunciano che voteranno la fiducia. Ma dal leader di Iv, Matteo Renzi, ancora una volta arriva un duro attacco al premier: “Mercato indecoroso di poltrone, serve un esecutivo più forte”.
Anche oggi, come ieri alla Camera, i renziani si asterranno dal voto di fiducia.
I numeri sono risicati, ma per la fiducia non occorre la maggioranza assoluta. Il pallottoliere supera quota 155 voti, salvo sorprese dell’ultima ora. L’Udc in Aula annuncia che non voterà la fiducia, mentre alcuni ex 5S come Gregorio De Falco daranno il loro sostegno. Tra i senatori a vita è in aula Liliana Segre, accolta tra gli applausi. Assenti invece Carlo Rubbia e Renzo Piano.
Ph © Alessandro Di Meo