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Dpcm gennaio: no spostamenti tra regioni e visite solo se zona gialla. Stop asporto alle 18

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Il Presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, ha firmato il nuovo Dpcm in vigore da domani, 16 gennaio. Rimangono chiuse ancora palestre, piscine e cinema fino al 5 marzo ma tornano ad aprire i musei (anche se solo in fascia gialla). Gli impianti da sci rimangono chiusi fino al 15 febbraio. Cibo e bevande potranno essere acquistati nei bar soltanto fino alle 18. Viene mantenuto il sistema di divisione dell’Italia per fasce di colore e in attesa del monitoraggio di questa mattina si conferma che le regioni a rischio alto andranno automaticamente in arancione.

Viene ribadito inoltre il coprifuoco dalle 22 alle 5 e l’obbligo di mascherina all’aperto e al chiuso. “I segnali che arrivano dagli altri Stati europei non sono buoni. Da noi ci aspettiamo un Rt più alto, potrebbe sfiorare 1.10, la settimana scorsa era 1.03”, avverte il ministro della Salute Roberto Speranza.

Secondo gli ultimi dati da lunedì 18 gennaio potrebbero essere fascia arancione Lazio, Friuli-Venezia Giulia, Liguria, Lombardia, Marche, Piemonte, provincia autonoma di Bolzano, provincia autonoma di Trento, Puglia, Umbria e Veneto. In bilico verso il rosso ci sono invece la Lombardia, l’Emilia-Romagna e la Calabria. Potrebbero rimanere in giallo Toscana, Molise e Campania.

Non si potranno superare i confini anche se le regioni sono in fascia gialla. Secondo il nuovo provvedimento “fino al 15 febbraio 2021 è vietato ogni spostamento in entrata e in uscita tra i territori di diverse regioni o province autonome, salvi gli spostamenti motivati da comprovate esigenze lavorative o situazioni di necessità ovvero per motivi di salute. È comunque consentito il rientro alla propria residenza, domicilio o abitazione”.

Fino al 15 febbraio è vietato andare nelle seconde case che si trovano fuori regione. Se si è residenti in una regione in fascia arancione è vietato andare nella seconda casa fuori Comune. L’unica deroga riguarda motivi di urgenza, ad esempio la riparazione di un guasto oppure per recuperare oggetti o materiale indispensabile. Lo spostamento deve durare il tempo di risolvere il problema.

Il governo ha inserito la norma sulle visite ad amici e parenti che rischia di suscitare polemiche visto che limita gli incontri nelle abitazioni private. Decide infatti che nelle regioni in fascia gialla “lo spostamento verso una sola abitazione privata abitata è consentito, nell’ambito del territorio comunale, una volta al giorno, in un arco temporale compreso fra le 5 e le 22, e nei limiti di due persone ulteriori rispetto a quelle ivi già conviventi, oltre ai minori di anni 14 sui quali tali persone esercitino la potestà genitoriale e alle persone disabili o non autosufficienti conviventi”.

Rimane la deroga sugli “spostamenti dai Comuni con popolazione non superiore a 5.000 abitanti e per una distanza non superiore a 30 chilometri dai relativi confini, con esclusione in ogni caso degli spostamenti verso i capoluoghi di provincia”.

Nelle regioni rosse e arancioni bar e ristoranti rimangono chiusi, in quelle gialle potranno invece aprire fino alle 18 sempre con la regola di massimo quattro persone al tavolo. Dopo le 18 è sempre consentita la consegna a domicilio, ma per i bar sarà vietato l’asporto. Una misura decisa per evitare assembramenti di fronte ai locali. Rimane “consentita senza limiti di orario la ristorazione negli alberghi e in altre strutture ricettive limitatamente ai propri clienti, che siano ivi alloggiati”.

I musei e le mostre sono aperti “dal lunedì al venerdì con esclusione dei giorni festivi” e con ingressi contingentati. Ancora chiusi rimangono i cinema e i teatri. Fino al 5 marzo è stato prorogato il divieto di apertura di palestre e piscine ma già la prossima settimana il Cts potrebbe approvare le nuove linee guida proposte dal ministero dello Sport e autorizzare almeno le lezioni individuali.

Nelle regioni con “Scenario di tipo 1 e livello di rischio basso, ove nel relativo territorio si manifesti una incidenza settimanale dei contagi, per tre settimane consecutive, inferiore a 50 casi ogni 100.000 abitanti” scatta la fascia bianca e tutte le attività potranno essere aperte.

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