“Ho la sindrome di Down e sogno di fare il carabiniere”. Alessandro Messina è un ragazzo speciale, con un gran cuore e un grande sogno: quello di diventare Carabiniere. Ha più volte incontrato ufficiali con cui ha scattato foto e dai quali ha ricevuto vestiti militari che indossa con orgoglio quotidianamente. Su di lui, il papà (pensionato della Guardia di Finanza) ha scritto un libro autobiografico nel 2020 e il Presidente Mattarella ha voluto indirizzargli personalmente una lettera di congratulazioni. Purtroppo, però, la fama del ragazzo non è bastata a salvarlo da un incontro sfortunato.
Alessandro, lunedì 7 Dicembre, stava camminando nei pressi di Montecitorio in divisa e lo sfoggio della giacca a vento e del berretto dell’Arma ha richiamato l’attenzione di un Carabiniere che ha voluto vederci chiaro. Sequestrati preventivamente gli indumenti “incriminati”, è stata eseguita una perquisizione in casa del ragazzo da parte del gendarme. Alessandro è stato traumatizzato dai modi del Carabiniere e ora non vuole più saperne di uscire dall’abitazione.
Il Segretario Regionale del Lazio del Nuovo Sindacato Carabinieri, Gianluca Mancini, esprime sdegno per la vicenda: “Come si può, in un momento tanto controverso, difficile e irto di problemi, non mostrare una sensibilità particolare per una persona diversamente abile? Dovrebbero essere supportate ed aiutate dalle Istituzioni, non penalizzate”.
La situazione andava trattata diversamente, secondo Mancini, “visto che il ragazzo è stato accolto dai vertici dell’Arma ed ha ricevuto da loro quegli indumenti. Nel nostro operato ci vuole fermezza, senso di responsabilità e la Legge va applicata: ma soprattutto occorre buonsenso. La mancanza di umanità mostrata è a dir poco inqualificabile. Inoltre, mi domando, perché l’Arma ha donato un Bene dell’amministrazione ad un ragazzo disabile? Si sono fatti una discreta pubblicità con le foto del ragazzo in divisa, ma non hanno pensato alla sua tutela. Se quel ragazzo non avesse avuto l’uniforme indosso, nulla di questo sarebbe accaduto”.
Anche il papà di Alessandro si dice dispiaciuto e perplesso dalla vicenda. Così racconta in una lettera: “Alle ore 20:30 sono stato contattato da un signore che mi ha chiesto se fossi Mauro il papà di Alessandro Messina. Alla mia risposta affermativa mi ha invitato a raggiungere Alessandro in quanto trattenuto dai carabinieri di Montecitorio. Giunto sul luogo trovo un gruppo di carabinieri. Alessandro era abbracciato ad uno di loro. Appena mi ha visto si è stretto ulteriormente cercando di esprimere così il disagio del momento. La prima domanda che mi è stata rivolta, con un tono accusatorio, è stata: “Chi gli ha dato quegli abiti?” Domanda strana alla quale ho risposto prontamente “Voi”. Chi può fornirgli tutto quel materiale se non gli appartenenti ai CC. Ho chiarito loro quanto Alessandro amasse i Carabinieri. Hanno cercato di spiegarmi che girare vestito da Carabiniere era “pericoloso” e non appropriato per uno come Alessandro. Alla richiesta di documenti Alessandro ha mostrato il suo tesserino dell’Associazione Nazionale Carabinieri al quale hanno dubitato dell’autenticità. Alla richiesta di sequestro degli abiti Alessandro si è ammutolito mi ha abbracciato e in silenzio abbiamo seguito un appuntato che ci ha accompagnato a casa in modo da consegnargli gli indumenti inquisiti. All’ingresso in casa l’appuntato ha notato il tempio della caserma dei CC in camera di Alessandro, le foto fatte con i vari pezzi grossi e non ha saputo cosa dire”.
Facile. Colpa di chi gli ha “regalato” la o le divise. Il carabiniere, piaccia o meno, penso abbia fatto il suo dovere a sequestrare e recuperare le uniformi trovate in possesso di un non appartenente. Le uniformi, ed in particolare quelle delle forze di polizia non dovrebbero assolutamente essere in possesso ai non addetti ai lavori. Sarebbe assurdo avere per strada persone vesite da poliziotto e non esserlo. Eaistono altri mille modi per accontentare un “fan”.
I carabinieri hanno molti fan , questo è forse il più speciale….. onore all’arma e onore a questo ragazzo che la ama a tal punto da violare la legge sì, ma a fine di bene……la sensibilità è forse il segreto del successo della beneamata oltre all’efficienza. Fossi il ministro dell’interno lo assumerei , questo farebbe solo far crescere la stima del popolo x le istituzioni, oltre a far felice un ragazzo dello stesso popolo…..
si infatti i Carabinieri a pare mio hanno operato bene e professionali, ovviamente dispiace dell’accaduto ma non si puo’ girare con una uniforme così……
Come al solito un carabiniere privo di umanità, la situazione poteva essere gestita in altri modi soprattutto quando la disabilità del ragazzo è più che evidente. L’ennesimo bullo con il distintivo in cerca di un avanzamento di carriera facile e veloce. Per colpa della sua negligenza il ragazzo ora non solo nutrirà sfiducia nell’istituzione ( e non è l’unico) ma c’è il pericolo perda anni di miglioramenti ottenuti grazie a terapie comportamentali e psicologiche. Il tutto condito da un senso di impotenza in quanto la probabilità che il carabiniere non subisca conseguenze per il suo comportamento è altissima. L’ ennesimo brutto esempio da parte dell’arma
E te pareva, ci mancava un anti forze di polizia, uno che ha sfiducia nell’istituzione.
Dici cosa ti è successo…. siamo curiosi.
Ahahahaha ma ti rendi conto di che scrivi… carriera facile e veloce? Si, scuramente dopo aver sequestrato la divisa a quel ragazzo a qu carabinieri bullo privo di umanità lo battezzeranno ministro della difesa.
L’enesimo brutto esempio di un cittadino poco o per niente obiettivo.
L’Arma va tutelata ma questa situazione andava gestita in maniera differente ragazzi anche io ho un figlio down conosco le problematiche e che persone dolcissime sono io li amo
Dall’articolo si capisce che ci sono due con la sindrome di down che vanno in giro vestiti da carabiniere, al primo la divisa è stata regalata ma al secondo?
E perché lasciate liberamente circolare un altro essere che si mette varie divise: un certo Salvini
Era evidente pensare, vedendo il ragazzo down, che quegli indumenti li avrebbe avuti regalati da carabinieri impietositi dal ragazzo innamorato dell’arma, bastava dire adesso ti accompagno a casa ti togli gli abiti, ma stai tranquillo li potrai indossare a qualche parata o festa del arma accompagnato dai tuoi genitori, purtroppo ci sono persone che quando entrano in qualche arma polizia carabinieri o finanza, si sentono dei Dio, al mio parere ci vuole umiltà, il grande Salvo D’acquisto si fece sparare per savare la vita di più di venti persone.