
Le auto bianche si fermano con uno striscione alla stazione Roma Termini: “Ci scusiamo con l’utenza, ma non abbiamo più nemmeno i soldi per il carburante”. È questo il messaggio di protesta lanciato dai tassisti che oggi hanno indetto uno sciopero nazionale. Alcune delegazioni inizieranno ora a manifestare fuori dal ministero dell’Economia chiedendo interventi concreti per la categoria messa in ginocchio dal coronavirus. I tassisti protesteranno poi anche davanti il ministero dei Trasporti.
La manifestazione centrale è a Roma, ma causa impossibilità di spostarsi per il nuovo Dpcm, in molte città ci saranno altrettante protesta, flash mob, sit in.
“Siamo costretti a fermarci perché non abbiamo neanche più i soldi per il carburante – spiega Alessandro Genovese, responsabile Ugl taxi – abbiamo trasportato per mesi medici e pazienti, abbiamo adeguato le nostre auto con paratie per il covid, ci siamo comprati mascherine, guanti e gel a spese nostre dandole spesso anche agli utenti sprovvisti, ma ad oggi gli aiuti che ci sono arrivati sono davvero minimi. E in più lo Stato continua a chiederci le tasse. Così non si può andare avanti”.