Rischia di complicarsi ulteriormente la situazione della Lazio in merito al caso-tamponi: secondo la Gazzetta dello Sport, l’Asl di Roma 1, autorità sanitaria competente per i calciatori biancocelesti, ha avuto con la Lazio soltanto interlocuzioni telefoniche. Alle telefonate effettuate all’Asl non ha fatto però seguito alcuna comunicazione formale relativa ai casi di positività. La Asl a quel punto non ha potuto disporre alcun tipo di mappatura dei contatti del positivo così come previsto dalla legge e dal protocollo Figc.
In Italia, spiega la Rosea, c’è l’obbligo da parte dei club sportivi di comunicare qualsiasi caso di Covid alle autorità sanitarie locali così da permettere “all’operatore di sanità pubblica del Dipartimento di Prevenzione territorialmente competente di provvedere, nei confronti dei contatti stretti, alla prescrizione della quarantena”, come da protocollo Figc.