Home Cronaca Per entrare e uscire dalla zona rossa ci sono 21 parametri, quali...

Per entrare e uscire dalla zona rossa ci sono 21 parametri, quali sono? SCOPRI QUI

0

Le Regioni italiane sono ormai divise in tre zone di rischio: rosse, arancioni e gialle. A definire la classificazione di una Regione in una di queste fasce sono 21 indicatori, che definiscono un “coefficiente di rischio”. L’analisi settimanale e mediante algoritmi dei dati forniti dalle Regioni può determinare gli spostamenti delle Regioni stesse tra fascia gialla e arancione e verso la zona rossa. Le regioni già rosse, invece, devono rimanere rosse per almeno due settimane.

I 21 indicatori sono indicati in un provvedimento del ministero della Salute dello scorso 30 aprile e devono soddisfare tre requisiti:

1. capacità di monitoraggio
2. capacità di accertamento diagnostico, indagine e gestione dei contatti
3. risultati relativi a stabilità di trasmissione e alla tenuta dei servizi sanitari

La capacità di monitoraggio si basa su: numero di casi sintomatici notificati per mese in cui è indicata la data inizio sintomi/totale di casi sintomatici notificati al sistema di sorveglianza nello stesso periodo; numero di casi notificati per mese con storia di ricovero in ospedale (in reparti diversi dalla Terapia intensiva TI) in cui è indicata la data di ricovero/totale di casi con storia di ricovero in ospedale (in reparti diversi dalla TI) notificati al sistema di sorveglianza nello stesso periodo; numero di casi notificati per mesecon storia di trasferimento/ricovero in reparto di terapia intensiva (TI) in cui è indicata la data di trasferimento o ricovero in TI/totale di casi con storia di trasferimento/ricovero in terapia intensiva notificati al sistema di sorveglianza nello stesso periodo; il numero di casi notificati per mese in cui è riportato il comune di domicilio o residenza/totale di casi notificati al sistema di sorveglianza nello stesso periodo;  il numero di checklist somministrate settimanalmente a strutture residenziali sociosanitarie (opzionale) e il numero di strutture residenziali sociosanitarie rispondenti alla checklist settimanalmente con almeno una criticità riscontrata (opzionale).

La capacità di accertamento diagnostico, indagine e gestione dei contatti si basa su: la percentuale di tamponi positivi escludendo per quanto possibile tutte le attività di screening e il “re-testing” degli stessi soggetti, complessivamente e per macro-setting (territoriale, PS/Ospedale, altro) per mese; il tempo tra data inizio sintomi e data di diagnosi; il tempo tra data inizio sintomi e data di isolamento (opzionale); il numero, tipologia di figure professionali e tempo/persona dedicate in ciascun servizio territoriale al contact-tracing; il numero, tipologia di figure professionali e tempo/persona dedicate in ciascun servizio territoriale alle attività di prelievo/invio ai laboratori di riferimento e monitoraggio dei contatti stretti e dei casi posti rispettivamente in quarantena e isolamento; il numero di casi confermati di infezione nella regione per cui sia stata effettuata una regolare indagine epidemiologica con ricerca dei contatti stretti/totale di nuovi casi di infezione confermati.

Il parametro di Stabilità di trasmissione e tenuta dei servizi sanitari si basa invece su: il numero di casi riportati alla Protezione civile negli ultimi 14 giorni; l’indice Rt calcolato sulla base della sorveglianza integrata ISS (si utilizzeranno due indicatori, basati su data inizio sintomi e data di ospedalizzazione); il numero di casi riportati alla sorveglianza sentinella COVID-net per settimana (opzionale); il numero di casi per data diagnosi e per data inizio sintomi riportati alla sorveglianza integrata COVID-19 per giorno; il numero di nuovi focolai di trasmissione (2 o più casi epidemiologicamente collegati tra loro o un aumento inatteso nel numero di casi in un tempo e luogo definito); il numero di nuovi casi di infezione confermata da SARS-CoV-2 per Regione non associati a catene di trasmissione note; il numero di accessi al PS con classificazione ICD-9 compatibile con quadri sindromici riconducibili a COVID-19 (opzionale); il tasso di occupazione dei posti letto totali di Terapia Intensiva (codice 49) per pazienti COVID-19; il tasso di occupazione dei posti letto totali di Area Medica per pazienti COVID-19.

Previous articleCovid-19, Arcuri: “In Italia situazione grave ma non fuori controllo. Evitiamo di spostarci”
Next articleMkhitaryan la apre e Pedro la chiude, la Roma in scioltezza contro il Cluj: 5-0 all’Olimpico

LEAVE A REPLY

Please enter your comment!
Please enter your name here