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Rai, sette padiglioni alla Fiera di Roma per il maxiconcorso per i giornalisti. Misure di sicurezza straordinarie

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La Rai assicura misure di sicurezza eccezionali, il sindacato dei giornalisti difende la scelta del concorso pubblico bandito nel giugno 2019 e previsto sabato 10 ottobre per i nuovi professionisti, centoventi, che andranno a coprire gli organici nelle sedi locali. Come d’abitudine, attorno ai concorsi Rai si agitano correnti contrapposte. Qualcuno sottolinea la pericolosità del concorso come il sindacato dei cronisti in Calabria che nei giorni scorsi ne aveva chiesto l’annullamento per riproporlo “su base regionale, unico presupposto per uno svolgimento in sicurezza”. Dal sindacato interno viene invece una ferma difesa del concorso, che dopo la battaglia vinta nei mesi scorsi con l’assunzione con il meccanismo del “giusto contratto” di 240 giornalisti interni che svolgevano le funzioni di cronisti senza averne riconosciuta la professionalità, permetterà di garantire un’informazione di qualità con forze nuove nei territori. Sempre dal sindacato si sottolinea come solo un’azienda come la Rai stia facendo in questi mesi così tante assunzioni in un periodo un cui tutte le aziende editoriali tagliano o riducono gli organici con ricorso alla solidarietà o alla cassa integrazione. Dal sindacato viene poi ribadito come la formula della selezione pubblica centralizzata sia l’unica che garantisca un’efficace trasparenza. Anche sull’opportunità di far svolgere il concorso in queste settimane, l’obiezione è netta: “Anche le ultime norme non vietano i concorsi se vengono assicurate le giuste misure di sicurezza”.

E a proposito di sicurezza sono state definite le regole logistico/organizzative anti-Covid per garantire ll’incolumità dei 3.722 candidati che sabato 10 ottobre sosterranno alla Nuova Fiera di Roma il concorso per selezionare 90 giornalisti professionisti da assegnare alle redazioni delle sedi regionali. Ogni candidato doveva indicare, in fase di iscrizione al concorso, in quale sede voleva essere assunto. Diverse le probabilità quindi di essere assunti in base alla percentuale di candidati e di posti disponibili. Il miglior rapporto è quello della sede di Bolzano con un rapporto di 11 a 1 (cioè 57 candidati per 5 posti), seguita dalla Valle d’Aosta con 1 a 24 (214 candidati per 9 posti) e dalla dalla Calabria 1 a 25 (225 candidati per 10 posti).

Diversi invece i rapporti in Piemonte, dove per 2 posti sono state presentate 181 candidature con un rapporto, quindi, di 1 a 90. La sede più “richiesta” è stata, invece, la Campania con 447 domande (64 a 1), seguita dalla Basilicata con 382 (38 a 1) e dalla Liguria con 322 (64 a 1). Alla prima fase della selezione saranno convocati tutti i candidati iscritti alla selezione stessa, mentre alla seconda e terza fase saranno ammessi i primi 270.

 

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