Giuseppe Ippolito, direttore scientifico dell’Istituto malattie infettive dell’Ospedale Spallanzani di Roma, stamattina ha dichiarato ad Agorà Estate su Rai Tre che avremo più informazioni sul virus all’inizio del 2021 (Leggi).
Ora aggiunge che per i risultati c’è bisogno di studiare, e per studiare ci sono dei tempi precisi da rispettare. Nonostante le ingerenze politiche di personaggi come Trump che tentano di fare campagna elettorale, non si può anticipare nulla o si rischia di avere un vaccino meno efficace. “Ci vorranno due mesi per avere le prime informazioni e sei per arrivare a regime. Prima di allora qualsiasi dichiarazione è inutile”.
Il direttore scientifico aggiunge: “Non c’è un solo vaccino e non c’è solo la competizione con la guerra geopolitica tra Stati Uniti, Russia o Cina su chi arriva prima, ma c’è un grande impegno che vede oltre 250 candidati vaccinali, 30 vaccini in 25 paesi che si stanno contendendo la possibilità di arrivare nel minor tempo al traguardo; avremo più vaccini, come per altre malattie, ad esempio l’influenza, con tecnologie e modalità di produzione diverse”.