Anzio – Questa mattina, alle prime luci dell’alba, al termine di serrate indagini volte a ricostruire l’esatta dinamica degli eventi, i Carabinieri della Compagnia di Anzio hanno dato esecuzione ad un’ordinanza di custodia cautelare nei confronti di 3 uomini, accusati in concorso di lesioni personali aggravate, violenza privata, omessa denuncia di materie esplodenti ed esplosioni pericolose.
I tre sono accusati di aver generato il panico, nella serata del 2 agosto scorso, tra i turisti lungo Riviera Mallozzi, strada principale del litorale di Anzio, effettuando manovre pericolose con un’autovettura e spingendola contromano lungo quella strada a senso unico, creando un ingorgo con la loro autovettura Renault Modus.
Alla richiesta di spiegazioni effettuata da un poliziotto libero dal servizio che stava assistendo alla scena e che si trovava al mare con la propria moglie ed il figlio minore di 10 anni, lo offendevano e minacciavano finché, notando che lo stesso stava chiamando qualcuno col proprio cellulare, lo hanno accerchiato e, dopo avergli impedito di andarsene, colpito a più riprese con calci e pugni finché non è caduto a terra, venendo ulteriormente percosso.
In aiuto del poliziotto è quindi intervenuto un terzo soggetto che si è intromesso nella mischia e ha rimediato, anch’egli, qualche giorno di prognosi derivante dallo scoppio di un petardo che uno dei tre malviventi ha lanciato nel corso dell’aggressione. Lo scoppio del petardo, che è scoppiato sul piede del poliziotto, ha provocato a quest’ultimo lesioni giudicate guaribili in 14 giorni mentre il cittadino giunto in suo soccorso ha avuto 7 giorni di prognosi dai sanitari dell’Ospedale di Anzio.
In tale circostanza i tre sono stati identificati, fermati e condotti in caserma da varie pattuglie dei Carabinieri che intervenivano prontamente sul posto, allertate dai cittadini. Ai tre – tutti italiani con precedenti per reati contro il patrimonio e legati alle sostanze stupefacenti, di età compresa tra 37 e 44 anni e residenti nel quartiere popolare di Tor Bella Monaca – al termine delle formalità di rito, è stata notificata l’ordinanza di custodia cautelare che dispone gli arresti domiciliari da scontare nelle rispettive abitazioni.