Continua la nuova rubrica sportiva all’interno di RomaLife. Diamo spazio ai tifosi delle squadre più amate: la Lazio e la Roma. Grazie alla loro passione, dopo ogni partita, ci caleremo nell’analisi della gara e del momento. Per la Lazio si occupa della rubrica Fabrizio Moscato, tifosissimo biancoceleste, giornalista e operatore culturale. Vi ritrovate nell’analisi del nostro amico-redattore-tifoso? Il giorno successivo ad ogni match, troverete sulle nostre pagine, la rubrica che mira ad essere un appuntamento fisso, un momento d’incontro a tinte biancocelesti e perché no un sano sfottò. Cosa aspettate? Buona lettura. Leggi Verona-Lazio 1-5
(di Fabrizio Moscato) La Lazio che fa cinque gol al Bentegodi contro una delle più belle squadre della stagione, una delle pochissime a farla sudare anche prima della nefasta sospensione del campionato, darebbe molti spunti. L’abbiamo vista finalmente correre quanto l’avversaria che veniva data in gran forma, surclassarla tecnicamente, vincere e divertirsi. Abbiamo visto l’arbitro fischiare immediatamente un rigorino al Verona e impiegare il tempo necessario al tenente Colombo per risolvere un caso per darne uno netto a Immobile, vittima di pestaggio e atti di bullismo in area. Abbiamo visto Luiz Felipe cercare di centrare la propria porta per due volte, superato poi dagli avversari che deviano in rete i tiri di Milinkovic Savic e Correa (bentornato!).
E poi abbiamo visto lui: Ciro Immobile, da anni il più forte attaccante italiano, colpevole di non godere della stampa di altri giocatori, compreso qualcuno di quelli che lo hanno preceduto. Tre gol, due rigori procurati e realizzati e una perla balistica che se fatta da qualche giovanotto di belle speranze con la maglia giallorossa, oggi ci avrebbero scritto un romanzo. In totale le reti in campionato sono 34, mai nessun italiano prima c’era riuscito, nessuno in tutta Europa ha fatto meglio quest’anno e se dovesse arrivare davanti a CR7, vincerebbe la Scarpa d’Oro interrompendo il dominio di Lionel Messi che si è aggiudicato le ultime tre. In testa alla classifica cannonieri lo sarebbe anche senza rigori, se la vincesse sarebbe la terza volta, impresa che nei tempi moderni è riuscita solo a Platini, Pruzzo, Pulici, Gigi Riva e Beppe Signori. Se ci aggiungiamo che Ciro trionfò tra i bomber anche in B con il Pescara e in Europa League due anni fa, e che nessun giocatore in attività ha fatto più gol di lui in Nazionale, la conclusione che si può tirare è una sola: Ciro Immobile è l’essenza del gol, un giocatore pazzesco, che sale sul tetto d’Europa ed è destinato ad entrare nell’Olimpo dei più grandi di sempre. Perché ogni esultanza sembra prometterlo: non è finita qui.
Foto: S.S. Lazio ©