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Coronavirus, contagi in rialzo in tutta Europa: tutte le misure dei Paesi dell’Unione per contrastarlo

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Parigi – La direzione generale della Sanità francese lancia l’allarme: “La circolazione del coronavirus è in netto aumento”, infatti i nuovi casi nel territorio sono stati ieri 1130, per il secondo giorno consecutivo si è superata nuovamente la soglia dei 1000 contagi, e quindi ci si trova nuovamente ai “livelli comparabili con quelli che registravamo verso la fine del confinamento”. Dalla nazione è escluso tuttavia un nuovo blocco totale anche perché non sarebbe economicamente sostenibile, però la Francia, e altri Paesi europei, corrono ai ripari per evitare che le vacanze provochino la temuta seconda ondata.

Dopo avere ripristinato l’obbligo generale delle mascherine nei luoghi chiusi e con alcune località balneari che hanno esteso anche all’aperto, Parigi torna a raccomandare lo smart working e soprattutto il ricorso al tampone “al minimo dubbio”. Viene poi reso noto che “Chiunque arrivi dai Paesi dove la circolazione virale è particolarmente forte dovrà sottoporsi a un test in aeroporto. Chi risulterà positivo starà 2 settimane in quarantena”.

La lista dei paesi a più alto rischio ne comprende 16: Stati Uniti, Brasile, India, Sudafrica, Israele, Emirati Arabi, Bahrein, Kuwait, Qatar, Oman, Algeria, Turchia, Madagascar, Perù, Panama, Serbia, con i quali le frontiere sono già chiuse: i turisti non sono ammessi, i test riguardano i cittadini francesi che risiedono in quei Paesi o i cittadini di quei Paesi che hanno una residenza stabile in Francia, cioè gli unici casi in cui il viaggio è ammesso. Il primo ministro francese Castex ha chiesto ai francesi di evitare Barcellona e il resto della Catalogna, dove negli ultimi giorni i casi sono in forte aumento. Le autorità comunque lanciano l’allarme soprattutto sui comportamenti all’interno delle frontiere francesi: le riunioni familiari, rinviate per mesi, stanno provocando adesso un nuovo aumento dei casi, e si teme che l’atmosfera rilassata delle vacanze vanifichi gli sforzi fatti durante il lockdown.

Il ritorno dei contagi in tutta Europa preoccupa soprattutto l’Organizzazione Mondiale della Sanità e anche per questo i paesi europei stanno ora prendendo nuove precauzioni: la Germania offrirà test gratuiti a chi rientra da vacanze in Paesi giudicati a rischio, lista anche più lunga di quella francese sopracitata, e chi si rifiuta dovrà stare comunque a casa per due settimane. A partire da oggi la Norvegia imporrà una quarantena di 10 giorni per chiunque arrivi dalla Spagna, in Gran Bretagna il premier Boris Johnson sta cominciando a fare campagna a favore del vaccino contro l’influenza e contro il Covid, se e quando sarà disponibile, sostenendo: “Ci sono tutti questi no vax, sono pazzi”, ha detto in visita a un centro medico londinese.

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