Riesplode la furia dei tassisti, che protestano per farsi ascoltare (leggi). In loro soccorso anche Anitrav, l’associazione nazionale imprese trasporto viaggiatori. “Vani sono stati i molteplici e ripetuti tentativi volti a trovare delle linee comuni con le organizzazioni sindacali dei taxi al fine di contrastare alcuni fenomeni come: il mancato rilascio di nuove autorizzazioni NCC, fermo da 30 anni, da parte dei grandi Comuni; l’abusivismo vero costituito da chi non ha titoli per operare nel Trasporto Pubblico non di Linea – scrive Anitrav – A seguito dei continui reiterati atteggiamenti in tutti questi anni da parte delle varie sigle dei sindacati tassisti che, evidentemente, impegnano le proprie energie non per interessi comuni e generali, A.N.I.Tra.V. chiede un incontro con la loro base, individuando quale primo interlocutore il Direttivo dei così detti ‘Soffokati”.
“Tale richiesta -dice Anitrav – nasce nel tentativo di interloquire con gli unici che, negli anni, hanno assunto atteggiamenti di lotta pura, seppur spesso in contrasto con il settore NCC, ma pur sempre con grande coerenza e rispetto alle proprie idee, onestà intellettuale e puntuale autocritica. Ritenendo che in questo momento particolare di emergenza COVID-19 sia il settore NCC che Taxi hanno necessità di fare fronte comune per sopravvivere entrambi” dicono da Anitrav il Consigliere Giulio Aloisi e il direttore Marco Palumbo.
