Home Cronaca Comune di Roma: “Un commissario per finire la metro C”

Comune di Roma: “Un commissario per finire la metro C”

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Le talpe Shira e Filippa sono ancora ferme sottoterra, ma in Campidoglio qualcosa si muove: il Comune chiederà al governo il commissariamento della tratta della linea C ancora da costruire e che collegherà piazza Venezia a piazzale Clodio. Una notizia appresa dall’agenzia Dire in mattinata che potrebbe portare a una svolta nella realizzazione di una delle più importanti opere pubbliche del Paese.

Da sette mesi le due talpe scavatrici sono bloccate e il consorzio Metro C che si occupa dei lavori ha recentemente chiesto “un commissario straordinario come per le grandi opere previste dal dl Semplificazione”. Lo ha fatto con una lettera indirizzata al presidente del consiglio Giuseppe Conte, ai ministri delle Infrastrutture e dell’Economia Paola De Micheli e Roberto Gualtieri, alla sindaca Virginia Raggi e al governatore del Lazio Nicola Zingaretti, stanco delle continue attese e degli stop che in questi anni hanno messo a rischio non solo la continuità dei lavori, ma anche il futuro dei dipendenti in cassa integrazione.

I contenziosi con la stazione appaltante (la municipalizzata Roma Metropolitane messa in liquidazione dal Campidoglio grillino), e il tempo speso ad aspettare che l’Assemblea capitolina sblocchi gli oltre 9 milioni di euro di finanziamenti del Mit per collegare via dei Fori Imperiali a piazza Venezia, sono solo alcuni dei motivi che hanno spinto il consorzio a chiedere un commissario straordinario. Anche perché intanto, ogni giorno che passa con le talpe ferme, costa caro. Così, per motivi differenti, anche il Campidoglio adesso pensa di risolvere una situazione bloccata da anni con l’arrivo di un commissario, sostenendo in primis che l’opera ha rilevanza nazionale.

“Il Comune sta lavorando per l’inserimento della tratta T2 (Piazza Venezia – Clodio) nella lista delle opere da sbloccare presenti all’interno del decreto Semplificazione”, ha spiegato Luigi D’Ottavi dell’avvocatura capitolina. Nel dl Semplificazione sono previste due liste di opere: la prima riguarda autostrade e ferrovie, la seconda comprende opere urbane da completare a Roma, Milano, Torino, Napoli e non solo. L’ok da parte del governo deve ancora arrivare, ma intanto il Campidoglio sta già discutendo per capire se a ricoprire il ruolo di commissario straordinario sarà una figura istituzionale o un tecnico.

Dalle opposizioni il Pd attacca: “L’unica vera ragione del possibile commissariamento è quella dell’incapacità mostrata dal Campidoglio nel portare a termine i progetti e utilizzare i finanziamenti – commenta la consigliera Ilaria Piccolo – Sempre in ritardo, con le talpe sempre a rischio stop, il vero programma giunta Raggi in questi anni è quello che ne ha contrassegnato l’immobilismo”. Insieme al probabile arrivo di un commissario straordinario, sui binari corre anche la questione dei soldi che servono a realizzare l’opera: la tratta T2 parte da Piazza Venezia e comprende le stazioni Chiesa Nuova, San Pietro, Piazza Risorgimento Ottaviano e Clodio. Il costo complessivo si aggira intorno al miliardo e mezzo. “Avanzeremo una richiesta di finanziamento diretto al Mit – spiega l’assessore alla Mobilità Pietro Calabrese – senza passare per il bando del trasporto rapido di massa” (lo stesso che ha permesso il finanziamento delle funivie).

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