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Cittadini Stazione Tiburtina contro Raggi: “Cambi il progetto prima di rovinare tutto, guardi il nostro”

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In un post su Facebook il Comitato Cittadini Stazione Tiburtina si scaglia contro il progetto dell’amministrazione per riqualificare la zona della Stazione dopo l’abbattimento della sopraelevata denunciando falsità nelle dichiarazioni: “Non ne possiamo più delle continue bugie che vengono pubblicate dagli esponenti della Giunta Comunale sui lavori. Anche il sindaco parla di progetto green e di mobilità sostenibile, nulla di tutto ciò è vero. Verranno abbattuti alberi veri di decine di anni e in salute e verranno aumentate tutte le sezioni stradali, alcune saranno più che raddoppiate. Siamo stati costretti a prendere i progetti e ad elaborare dei render che fanno ben capire che il progetto del Comune altro non è che far scorrere a terra quella tangenziale che scorreva sopraelevata e per fare questo verranno aumentate le sezioni stradali anche delle vie limitrofe compromettendo per sempre ogni potenzialità urbanistica della zona trasformando il quartiere in autostrada”.

Il Comitato nello stesso post rende noto che “I render li lasceremo disponibili sulle nostre pagine Facebook e su un grande striscione affisso nell’area di cantiere”.

Continuano poi evidenziando: “La cosa che ci fa più arrabbiare è che con la sopraelevata abbiamo avuto numerosi vicini di casa che si sono ammalati e ci hanno poi lasciato per malattie legate allo smog che abbiamo subito e la Sindaca ci prende in giro dicendoci che con questo progetto lo smog si riduce quando è evidente che ci sarà un danno ambientale enorme che già stiamo subendo a causa della maleducazione e dell’inciviltà degli autisti Atac e Cotral che anche in fermata lasciano i motori accesi per ore”.

Viene poi fatto presente che, proprio in qualità di cittadini del quartiere, “avevamo presentato un progetto di iniziativa popolare già approvato da entrambi i municipi coinvolti che riqualificava veramente la zona. I fenomeni che amministrano Roma hanno scelto di violare lo Statuto di Roma Capitale che li obbligava a metterlo in votazione in Aula Giulio Cesare entro novembre. Per non incorrere nella sospensiva che abbiamo richiesto al Tar gli amministratori comunali si sono addirittura impegnati a rivedere il progetto insieme a noi ma nessuno ci ha mai chiamato”.

Puntano poi il dito evidenziando che si ha “Una gestione della cosa pubblica palesemente falsa e pericolosa perché rischia di compromettere per sempre le potenzialità urbanistiche dell’area che vede oggi investimenti privati immobiliari importanti come l’inizio dei lavori al lotto C1 che si inseriscono nel nulla della progettazione urbanistica comunale. Nello striscione affisso con le immagini del progetto in corso di realizzazione un appello al Sindaco: ‘cambia il progetto prima di compromettere tutto'”.

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