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Giovani del Cinema America tornano a denunciare: “Tanti film non potranno essere proiettati”

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I ragazzi del Cinema America tornano a denunciare, alcune proiezioni non saranno possibili, tra gli altri anche i film di Francis Ford Coppola, Steven Spielberg, Tim Burton, Cristopher Nolan e molti altri non saranno visibili sul grande schermo gratuito dell’associazione che ogni estate organizza il cinema in piazza.

“Siamo veramente delusi e sfiniti”- scrivono dall’associazione in una nota – “Abbiamo dovuto anche annullare le proiezioni delle saghe di The Lord of the Rings Trilogy e Harry Potter, quest’ultima andata in onda in chiaro durante la pandemia, registrando milioni di spettatori. Poiché paghiamo noi le opere e quindi offriamo a voi il biglietto ci sembra chiaro che il problema sia diventato che questi film possono essere anche visti gratuitamente in Tv, ma che la stessa cosa non può avvenire con soli 500 spettatori se proiettati sul grande schermo, per il quale sono stati scritti e diretti da autori e registi”.

I giovani, nella stessa nota hanno poi dichiarato che “Mercoledì saremo a San Cosimato con Michela Murgia, Rocco Papaleo e Giovanni Veronesi, che non potrà vedere proiettato il suo film mentre domenica il regista tedesco Jan-Ole Gerster sarà in Italia invitato dall’Ambasciata della Repubblica Federale di Germania, anche lui impossibilitato a proiettare la sua opera prima del 2012 Oh-Boy. A seguire di tutte le ‘non proiezioni’ con ospiti ci sarà sempre ‘La corazzata Potemkin’ di Sergej Ejzenstejn in versione restaurata dalla Cineteca di Bologna”.

A venire incontro al Cinema America sono invece i distributori indipendenti che, spiegano, “Ci stanno proponendo le loro opere, diciamo grazie con tutta la nostra gratitudine. Stiamo cercando di capire come gestire questa situazione, ma programmare determinate tipologie di titoli vogliamo che sia una scelta e non un ripiego.

Infine nella stessa nota si legge: “Nel nostro calendario abbiamo sempre cercato di dar spazio ai giovani autori, proiettando le loro opere in un programma che vedeva al loro fianco le saghe di Guerre Stellari, passando per i maestri della Nouvelle Vague e i film di Alberto Sordi. È impensabile che il nostro evento, con la sua enorme capienza e l’impostazione popolare che da sempre lo caratterizza, possa affidarsi a una sola di queste tipologie di film: nessuna di queste, se programmata per 104 sere, potrebbe garantire un’offerta culturale plurale e trasversale. Sarebbe come dire a un fruttivendolo di aprire bottega potendo mettere sui banchi della frutta esclusivamente delle angurie. È anche qui la violazione delle regole del mercato che riteniamo di aver subito e continuare a subire”.

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