Giovanissimi e reclutati dai boss della droga come vedette e spacciatori. In tre – tutti minorenni – sono finiti nel mirino della maxi operazione al Corviale dei carabinieri del comando Provinciale di Roma che per loro hanno richiesto il collocamento in comunità.
Un’inchiesta che si è conclusa questa mattina con l’arresto, su richiesta della DDA, di 8 persone: 7 in carcere e una agli arresti domiciliari con le accuse di di associazione finalizzata al traffico e allo spaccio di sostanze stupefacenti e danneggiamento.
Le indagini al “Serpentone” sono iniziate nel 2018. Dopo mesi di pedinamenti e intercettazioni, gli investigatori hanno quindi ricostruito la fitta rete di spaccio di hashish, cocaina e marijuana. Un giro ben organizzato che da tempo si era imposto nel quadrante. Accertando poi come i tre giovani venivano impiegati non solo per rifornire la piazza di spaccio. Ma anche come vedette che avevano il compito di eludere i controlli. Secondo quanto accertato, ai tre ragazzini erano state assegnate delle postazioni con turni fissi di “sorveglianza”. Il loro “lavoro” era quello di segnalare auto di polizia e carabinieri quando entravano nel quartiere.
I carabinieri durante le perquisizioni eseguite in diversi box e appartamenti hanno sequestrato anche 8 chili di stupefacente tra cocaina, hashish e marijuana. Sostanze già divise in dosi e pronte per essere smerciate. Oltre ai soldi: 5mila euro in contanti trovati nelle casse dei capi della banda.