
Risale l’indice Rt nel Lazio, se il valore nazionale resta sotto 1, infatti, nel Lazio è pari a 1,12, superando così il dato registrato in Lombardia (0,82), la regione più duramente colpita da Covid-19. Questo quanto emerge dal Report settimanale del monitoraggio Iss-ministero della Salute relativo al periodo 8-14 giugno. Se il dato del Lazio, annunciato già ieri dall’assessore alla Sanità Alessio D’Amato, risente dei focolai individuati e contenuti in questa settimana, nelle altre regioni Rt resta basso, con l’Umbria ancora a 0 e Calabria (0,04) e Sardegna (0,03) molto vicine.
Con Rt si intende l’indice di trasmissibilità: è un parametro che misura la potenziale trasmissibilità di una malattia infettiva. Rt rappresenta quindi il numero medio delle infezioni prodotte da ciascun individuo infetto dopo l’applicazione delle misure di contenimento della pandemia di Covid-19. Questo valore permette di valutare l’efficacia nel tempo delle contromisure adottate per limitare la diffusione del coronavirus. All’inizio dell’epidemia però si era parlato di un altro paramentro: R0 che, a differenza di Rt, indica la quantità di individui che, in media, vengono contagiati da una persona con una malattia infettiva. È un dato riferito a una popolazione totalmente esposta alla patologia, condizione che si verifica all’inizio di un’epidemia.
Il valore di Rt, invece, è legato alla situazione contingente ed è influenzato dai sistemi di contenimento implementati per ridurre il numero dei casi. Per questa ragione nel corso dei mesi l’uso di Rt è diventato più frequente di quello di R0.