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“Le lezioni online non funzionano”. Domani in piazza la manifestazione per il rientro a scuola a settembre

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È prevista per domani, sabato 23 maggio, alle 15.30 la manifestazione organizzata dal comitato “Priorità alla scuola” composta da studenti, genitori, alunni che si ritroveranno in viale Trastevere davanti al ministero dell’Istruzione con un messaggio chiaro diretto al Governo: “no alla didattica a distanza per settembre, sì al rientro in classe seguendo tutte le misure di sicurezza necessarie”. La stessa manifestazione si svolgerà in contemporanea in 16 città d’Italia.

Il comitato ha raccolto già 85mila firme scrivendo per questo una lettera al ministro dell’Istruzione Lucia Azzolina, chiedendo “più insegnanti, assunzione precari e precarie, più personale Ata, più scuole, più spazi, più educazione all’aperto, più risorse per la scuola pubblica”. Con l’obiettivo di rientrare tutti in classe, perché la Dad (didattica a distanza) “è la didattica dell’emergenza” e “non è possibile proporla come soluzione per il nuovo anno scolastico 20/21”.

Quella delle lezioni online, è una strada che a Roma non ha attecchito come da attese iniziali: infatti, secondo uno studio della comunità di Sant’Egidio, il 61% dei bambini romani tra i 6 e i 10 anni a Roma non ha svolto la didattica online. Il presidente della Comunità di Sant’Egidio, Marco Impagliazzo, illustrando la scorsa settimana i dati di un’indagine svolta nella Capitale che ha coinvolto circa 800 bambini di 44 scuole distribuite in 27 quartieri della città, ha spiegato che “A molti alunni sono stati assegnati compiti senza spiegazioni o inoltrate comunicazioni sul registro elettronico o WhatsApp senza la possibilità che potessero essere recepite. Circa 1 bambino su 2 per due volte a settimana svolge un’ora e mezza di lezione”.

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