Per la fase 2 ci vuole “prudenza, il rispetto delle distanze di sicurezza, le mascherine. Abbiamo fiducia e responsabilità, ma non e’ il tempo di party e movida“. Lo afferma in aula alla Camera il Presidente del Consiglio, Giuseppe Conte.
“Mi rivolgo a tutti, soprattutto ai giovani dei quali e’ pienamente comprensibile l’entusiasmo per la riconquistata
libertà di movimento. In questa fase, più che mai, rimane fondamentale, anche quando siamo all’aperto, il rispetto delle distanze di sicurezza e, ove necessario, l’utilizzo delle mascherine. Non e’ ancora questo il tempo dei party, delle movide e degli assembramenti. Occorre fare attenzione perché esporre se stessi al contagio significa esporre al contagio
anche i propri cari. Abbiamo predisposto un accurato piano nazionale di monitoraggio, che ci consente – sulla base delle
informazioni quotidiane che sono tenute a trasmetterci le Regioni – di disporre di un quadro dettagliato della curva epidemiologica, fondato sull’incrocio di una nutrita serie di parametri. Questo piano ci permetterà di intervenire, se
necessario, con misure restrittive nel caso in cui, in luoghi specifici, dovessero generarsi nuovi focolai”
libertà di movimento. In questa fase, più che mai, rimane fondamentale, anche quando siamo all’aperto, il rispetto delle distanze di sicurezza e, ove necessario, l’utilizzo delle mascherine. Non e’ ancora questo il tempo dei party, delle movide e degli assembramenti. Occorre fare attenzione perché esporre se stessi al contagio significa esporre al contagio
anche i propri cari. Abbiamo predisposto un accurato piano nazionale di monitoraggio, che ci consente – sulla base delle
informazioni quotidiane che sono tenute a trasmetterci le Regioni – di disporre di un quadro dettagliato della curva epidemiologica, fondato sull’incrocio di una nutrita serie di parametri. Questo piano ci permetterà di intervenire, se
necessario, con misure restrittive nel caso in cui, in luoghi specifici, dovessero generarsi nuovi focolai”
Conte prosegue: “Siamo consapevoli che l’avvio della nuova fase potrebbe favorire, in alcune zone, l’aumento della curva del contagio, un rischio che pero’ abbiamo calcolato e che terremo sotto osservazione. Dobbiamo accettare questo rischio, non possiamo fermarci in attesa di un vaccino. Altrimenti non saremo mai nelle condizioni di ripartire e ci troveremo con un tessuto produttivo, un tessuto sociale irrimediabilmente compromesso. Non ci possiamo permettere di protrarre l’efficacia delle misure limitative per un tempo indefinito. Un ordinamento liberale e democratico non può infatti tollerare una compressione dei diritti fondamentali se non nella misura strettamente necessaria a difendere i beni primari della vita e della salute dei cittadini in dipendenza di una minaccia grave e attuale. La permanenza di misure di cosi’ severe misure
limitative oltre il tempo necessario a invertire la curva del contagio sarebbe dunque irragionevole e assolutamente
incompatibile con i principi della nostra Costituzione”.
limitative oltre il tempo necessario a invertire la curva del contagio sarebbe dunque irragionevole e assolutamente
incompatibile con i principi della nostra Costituzione”.