Secondo l’indagine portata avanti dalla Coldiretti gli effetti del lockdown sono stati devastanti anche per il settore: crisi dovuta soprattutto alla chiusura prolungata dei ristoranti, molti dei quali non hanno riaperto per evitare sanzioni, in attesa di linee guida ancora più chiare, su tutto questo pesa inoltre l’assenza dei turisti italiani e stranieri.
“La stop forzato che ha subito la ristorazione – spiega il presidente di Coldiretti Lazio, David Granieri – è un duro colpo per il settore ittico che ha coinvolto anche la chiusura a cascata delle pescherie e dei mercati ittici all’ingrosso e alla produzione. Ad aggravare la paralisi del settore sono stati anche limiti agli spostamenti che hanno influito sul crollo della domanda di pesce fresco per consumo casalingo, con la nuova tendenza a fare la spesa ogni 2-3 giorni, per evitare di doversi recare spesso al supermercato. Cosa che accade ancora per evitare le lunghe file. Questo ha portato i consumatori ad orientarsi verso conservati e surgelati”.
Granieri sottolinea inoltre che “Tra le opportunità che possiamo continuare a sfruttare c’è sicuramente la possibilità di vendita a domicilio e l’asporto anche se non sufficiente ad aiutare il settore, soprattutto alla luce del crack turistico. In queste condizioni è necessario sostenere un settore sul quale pesa già un forte dipendenza dall’estero da dove viene l’80% del pesce consumato in Italia, anche per la mancanza dell’obbligo dell’indicazione di origine sui piatti consumati al ristorante che consente di spacciare per nostrani prodotti provenienti dall’estero che hanno meno garanzie rispetto a quello Made in Italy”.
Infine il presidente conclude sostenendo che “Le difficoltà della ristorazione ha dunque un effetto a valanga sull’agroalimentare nazionale con il valore dei mancati acquisti in cibi e bevande per la preparazione dei menu. Oltre al pesce ad essere colpiti sono vino, birra, carne, frutta e verdura, ma anche salumi e formaggi di alta qualità, che trovano nel consumo fuori casa un importante mercato di sbocco”.