Si chiude una giornata importante per il popolo delle Mascherine Tricolori.
Dopo la prima vera manifestazione che si e’ svolta in Italia dall’inizio dell’emergenza sanitaria,questa mattina a Roma,in tutta Italia le Mascherine Tricolori sono tornate a manifestare sfiorando le 100 piazze.
Ovunque con serietà, ordine, rispettando le distanze.
Una protesta che viene dalla base:commercianti,imprenditori, studenti, disoccupati e cassintegrati,accomunati dal desiderio,ma vorremmo dire necessita’,di manifestare contro le scelte Governo,ormai divenute NON scelte.
La stampa si è concentrata sulla manifestazione di Roma,sicuramente la più numerosa,centralissima,tra Piazza del Popolo e le vie limitrofe,qui i manifestanti erano tanti,ma sempre ordinati.
Le forze dell’ordine, quando i manifestanti stavano ordinatamente sciogliendosi, hanno inaspettatamente e senza nessun particolare motivo bloccato il “corteo” spontaneo che si allontanava dalla Piazza.
Li’ si e’ creato un assembramento,un imbuto,con inevitabili attimi di concitazione e qualche tensione immediatamente stemperata dai responsabili delle Mascherine.
Non e’ facile capire il motivo di tale atteggiamento,da ascriversi ad una scelta politica del vertice,fatto sta che non e’ accaduto nulla dal punto di vista dell’ordine pubblico e di questo va dato merito ai manifestanti ed agli organizzatori.
Alla fine della giornata e’ emerso in modo chiaro che in Italia si può manifestare, rispettando le regole, ma si può manifestare.
E’ emerso in modo chiaro che dopo l’emergenza sanitaria questo Paese deve ripartire,ma le non scelte,i rinvii,le promesse non mantenute stanno mettendo in ginocchio l’intera popolazione.
E’ emerso in modo chiaro che in tanti non vogliono vedere la propria nazione imboccare un crinale che porta al baratro e sono disposti a scendere in piazza,per se stessi,per i propri figli,per l’Italia.
@ilmako61
IL COMUNICATO UFFICIALE
Sono tornate ieri in piazza, per il terzo sabato di fila le mascherine tricolori (Leggi): il fine quello di ribadire la loro opposizione alle misure insufficienti del governo Conte e alle restrizioni del lockdown. In 80 città italiane, da Nord a Sud isole comprese, in città come Torino, Milano, Trento, Verona, Trieste, Parma, Firenze, Ancona, Roma, Napoli, Bari, Lecce, Cagliari e Palermo, migliaia di italiani hanno manifestato mantenendo le distanze di sicurezza, indossando le mascherine tricolori ma urlando il loro atto d’accuso contro questo governo.
A Roma la protesta di ieri è partita da piazza del Popolo, da qui centinaia di cittadini si sono poi diretti sotto palazzo Chigi (Leggi), continuando la loro protesta per le vie del centro della Capitale. In via dei Due Macelli le forze dell’ordine li hanno bloccati e hanno identificato alcune decine di persone, impedendo ai partecipanti anche semplicemente di poter tornare a casa.
“Dopo più di due mesi di quarantena abbiamo visto solo annunci”, si afferma nelle piazze delle Mascherine tricolori, che al termine della protesta hanno rilasciato un comunicato in cui hanno spiegato le ragioni che li hanno spinti a manifestare: “Dov’è la tanto sbandierata ‘potenza di fuoco’? Qui non si vedono rilanci, ma solo ritardi. Nel suo ennesimo show serale Giuseppe Conte ha annunciato una serie di misure del tutto insufficienti. Solo promesse che non potranno essere mantenute. Dove sono i soldi della cassa integrazione in deroga? Perché centinaia di migliaia di lavoratori autonomi ancora non hanno avuto i 600 euro? Dei soldi in banca per imprese e commercianti neanche l’ombra! E i soldi a fondo perduto? Ammesso che arriveranno saranno pochi e in ritardo!”.
Nel comunicato si legge inoltre: “Di una pace fiscale per tutto il 2020 non se ne parla, nessuna sospensione degli adempimenti fiscali né rottamazione delle cartelle Equitalia. Esistono interi settori, come il turismo, che rischiano letteralmente di scomparire. Servono interventi drastici, epocali, per impedire la chiusura di alberghi, stabilimenti, bar e ristoranti. I bonus per l’acquisto di monopattini e auto elettriche non sono certo la priorità! Servono regole certe, ma soprattutto applicabili, realistiche, per far riaprire quelle attività che rischiano di non tirare più su la serranda”.
Nella stessa nota attaccano il governo affermando: “Quali sono le priorità di questo governo? Vedere un ministro che si commuove per la regolarizzazione di 600 mila immigrati, quando milioni di italiani rischiano di finire disoccupati e in povertà è una vergogna! Quale sarà il nostro futuro? Perché non si è affatto accenno ai fondi per far ripartire la scuola, alla strategia per garantire in futuro una vera istruzione ai nostri figli? Perché si vuole prolungare lo stato di emergenza per altri sei mesi? Forse a qualcuno la dittatura sanitaria fa comodo? Limitare la libertà di movimento o di manifestare, multare chi va in spiaggia o chi osa criticare il governo con una protesta pacifica diventerà forse la norma? Noi non siamo disposti ad abbassare la testa! Voi avete deciso che l’Italia deve fallire, che l’Italia deve uscire in ginocchio da questa crisi. Qualcuno vuole milioni di disoccupati e milioni di imprenditori falliti, milioni di famiglie alla fame. Non lo consentiremo”.
In conclusione hanno sottolineato che la protesta andrà avanti: “Noi combatteremo per difendere il futuro dell’Italia. La parola deve tornare al popolo, questo governo deve andare a casa! Nonostante la repressione e i divieti, noi manifesteremo. È un nostro diritto, ma soprattutto è un nostro dovere. Ribellarsi oggi significa amare la nostra Nazione. Perché la mascherina non è un bavaglio. Viva la libertà! Viva l’Italia!”.