Un focolaio di coronavirus e’ stato localizzato a Roma nell’Università Pontificia Salesiana del Nuovo Salario: nessuno dei positivi sarebbe grave e la situazione e’ considerata sotto controllo dall’autorità sanitarie. I contagiati, quasi tutti sacerdoti, sono più di 20. Almeno quattro sono stati ricoverati in ospedale e gli altri sono stati isolati in un’area riservata ma dovrebbero essere trasferiti in altra struttura. A partire da lunedì tutte le 200 persone della comunità del campus saranno
sottoposte a tampone. L’ateneo in una nota ha assicurato che “fin dal primo provvedimento governativo” si e’ attenuto alle disposizioni e “la didattica si svolge esclusivamente a distanza, i dipendenti dell’Università non sono presenti nella struttura e l’area e’ chiusa al pubblico”. I positivi sono “membri delle sei comunitàreligiose che vivono all’interno del campus” e “sono stati immediatamente segnalati all’autoritàsanitaria che ha provveduto a indicare le procedure e le disposizioni da attuare”. La Direzione dell’Asl Roma 1 “sta provvedendo al loro trasferimento in strutture adeguate per continuare in isolamento il periodo di controllo medico prescritto”. In occasione dell’Incontro della Comunita’ accademica dell’Ups, giàprevisto in modalità telematica nel pomeriggio di lunedi’ 27 aprile, “il Rettore fornira’ ulteriori aggiornamenti riguardanti anche la situazione sanitaria”. Dopo il riscontro delle positività, assicura l’università, “il dialogo tra le autorità accademiche e religiose dell’Ups e l’Asl e’ costante, e le strategie operative sono state concordate fin dall’emergere dei primi
casi. La situazione e’ dunque costantemente monitorata”. “Sono state inoltre intensificate le misure di prevenzione, protezione e distanziamento sociale”, sottolinea. “Siamo in costante contatto con la Asl che sta seguendo l’evolversi del contagio e con il Rettore a cui abbiamo chiesto di prendere tutte le misure per impedire qualsiasi contaminazione”, ha riferito in un comunicato il presidente del III Municipio di Roma, Giovanni Caudo. “La prima preoccupazione e’ che si faccia tutto per evitare ogni ulteriore diffusione del contagio all’esterno del campus e chiedo che le valutazioni degli enti preposti siano improntati al principio di massima protezione per la popolazione tutta”, ha aggiunto.
