Home Cronaca Coronavirus, asili nido si fanno sentire e chiedono soldi al Comune: #nonabbandonateci

Coronavirus, asili nido si fanno sentire e chiedono soldi al Comune: #nonabbandonateci

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Scatta, nel pieno dell’emergenza, un’altra problematica: quella degli asili nido convenzionati con il Comune di Roma, per loro il futuro, dopo il lockdown, non appare roseo. Sono circa 160 le strutture che si troveranno a dover fronteggiare rimborsi per le rette già versate dalle famiglie e sono ancora poche le notizie che si hanno su possibili versamenti da parte del Comune di Roma.

Il risultato? Senza un piano b, l’unica soluzione per queste strutture resta la chiusura con la conseguente perdita di centinaia di posti di lavoro. E così parte anche su Facebook la campagna di aiuto lanciando l’hashtag #nonabbandonateci. La difficoltà è raccontata da Federica Barboni, rappresentante legale della cooperativa sociale della scuola ‘Mondo di Bimbi’ che si trova in zona Eur a Roma: “La nostra struttura e’ stata chiusa dal 5 marzo come da decreto. Da quel momento il primo grande problema che siamo che ci siamo trovati ad affrontare è stato il rimborso delle rette del mese di marzo. Genitori, utenti privati e comunali, ci stanno scrivendo per chiederci il rimborso della retta. Rimborso che purtroppo è tutto sulle nostre spalle. In più per andare incontro alle famiglie abbiamo deciso di sospendere le rate mensili”.

La Barboni sottolinea inoltre che  “Sono molti mesi che noi non percepiamo le fatture dal Comune. Parliamo di una decina di migliaia di euro. Ricevere questi soldi al più presto, anche sorvolando tutta la burocrazia per noi sarebbe molto importante perché ci permetterebbe di respirare in una situazione difficile. Ci aiuterebbe a regolarizzare molte posizioni, come il pagamento di contributi e i fornitori”.

E aggiunge “La prospettiva è la chiusura perché nessuno ci sta tutelando, nessuno ci comunica nulla e nessuno sta agevolando le pratiche per fare in modo che gli asili possano sopravvivere, all’interno della nostra struttura tra il personale ausiliario, l’amministrazione e le educatrici ci sono 16 persone costrette a vivere nell’incertezza con le rispettive famiglie per capire cosa accadrà a settembre. Noi ci stiamo impegnando su molti fronti per cercare di farci sentire dalle istituzioni. Devono aiutarci e non abbandonarci in questa situazione di emergenza perché il nostro settore è molto importante. Noi ci troviamo a contatto i bambini e con le nostre famiglie instauriamo un rapporto di fiducia dal momento che ci consegnano la cosa più preziosa che hanno: i loro bambini.

Federica Barboni ha scritto anche al sindaco Virginia Raggi affinché la situazione si potesse risolvere: “Ho scritto alla sindaca per cercare di portare a lei la nostra voce. La prima volta le ho scritto per chiedere aiuto per la sanificazione, che noi stiamo facendo autonomamente e non con una ditta. E poi le ho scritto anche per chiederle un aiuto sui trasferimenti che dobbiamo ricevere dal comune, perché ne abbiamo urgente bisogno, ma non c’è stata alcuna risposta”.

Ma il grido di allarme lanciato non è l’unico. Appelli simili si moltiplicano sui social. Su Facebook nel gruppo ‘Asili nido di Roma’ circolano decine di video delle educatrici degli asili in convenzione che chiedono di non essere abbandonate.

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