Un gruppo di associazioni ha proposto a al sindaco di Roma Virginia Raggi, al prefetto Gerarda Pantalone e di riflesso a Protezione Civile, Regione Lazio e governo di usare gli alberghi vuoti per i senzatetto ancora più in difficoltà durante questa emergenza.
L’appello è stato condiviso dall’associazione Nonna Roma sostenuta dall’Arci, che l’ha pubblicato su Facebook. In particolare è stato chiesto di requisire immediatamente hotel ora chiusi per la pandemia e che “da soli sarebbero in grado di garantire più di 50.000 stanze, a cui si aggiungono le disponibilità di ostelli e bed & breakfast”, spiegano.
Nella richiesta viene poi sottolineato che “sono 50.724 i senza fissi dimora censiti in Italia, secondo dati Istat risalenti ormai al 2014, di cui il 76% in condizione di vulnerabilità maggiori. Ciò nonostante, oltre al danno di non avere alcuna casa in cui restare, si aggiunge spesso la beffa: non sono rari i casi di denunce a carico di senzatetto per aver violato il decreto “Io resto a casa. Ma quale casa per chi un tetto non ce l’ha e se le strutture di accoglienza sono state chiuse?”.
E riferendosi alla necessità di fare i tamponi a tutti i senza tetto, sostenuta dal sindaco, aggiungono: “Ma se non si garantisce anche un tetto a queste persone, è una misura destinata a rimanere estemporanea e inefficace”. Viene poi suggerito di utilizzare, se necessario, oltre agli alberghi, anche a palestre, capannoni o edifici pubblici non utilizzati, rispettando le condizioni di sicurezza e distanza.