In una nota dell’unione inquilini di Roma si legge: “La Regione Lazio lancia ‘Regione vicina’ che tra le misure prevede 43 milioni per un contributo affitto. Le risorse sono necessarie, ma del tutto insufficienti. Si, perché dei 43 milioni la metà sono diretti a chi, tra gli ottomila ritenuti idonei, ha partecipato al bando già scaduto, gli altri saranno ripartiti tra i richiedenti in tutta la regione. Con l’emergenza coronavirus, già oggi nel Lazio tantissimi cittadini non riescono a pagare l’affitto di casa e riteniamo che gli interventi non possono essere frazionati”.
Nella nota l’associazione continua, specificando che “Come Unione inquilini infatti, abbiamo promosso l’appello nazionale ‘L’emergenza è l’affitto‘, una misura che possa essere erogata subito e in maniera diretta. Chiediamo quindi alla Regione Lazio e al Comune di Roma di farlo proprio con un atto forte di adesione e di sostegno perché le briciole non basteranno. Servono strumenti forti e innovativi, non doppioni di misure già viste. Come potrà la Regione accertarsi delle variate condizione economica di ogni inquilino? Ci auguriamo non sia l’Isee, perché al momento si tratta di uno strumento del tutto inadeguato e inefficace nel certificare la variazione di reddito causato dallo stato d’emergenza”.
La nota spiega anche che il contributo “va richiesto con un’autocertificazione snella, del tutto simile a quella già impiegata dal Comune di Roma per i bonus spesa. I bandi vanno pubblicati entro pochi giorni affinché i soldi possano essere erogati entro la fine di aprile. Ci auguriamo che la Regione Lazio sappia recepire i nostri suggerimenti, perché le sue risorse (già esigue) possano essere impegnate per dare realmente risposta agli inquilini in difficoltà”.