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Coronavirus, Fratelli d’Italia: “Buoni spesa non disponibili per gli anziani se sono online”

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Francesco Figliomeni, consigliere di Fratelli d’Italia e vicepresidente dell’Assemblea capitolina, dichiara in una nota che: “Dopo l’Inps, la cui piattaforma e’ andata in tilt a seguito della massiccia richiesta di domande per poter accedere al bonus da 600 euro per i lavoratori autonomi, ora è il momento dei buoni spesa rivolti alle famiglie erogati dai comuni in base ai fondi nazionali, per l’acquisto di generi alimentari o di prima necessità, il cui ammontare potrà variare a seconda della composizione del nucleo familiare”.

Figliomeni sottolinea che: “A questo riguardo giungono segnalazioni da parte di cittadini che lamentano la presenza di diversi problemi tecnici per le mail di richiesta ai municipi, al punto che tantissimi utenti non sono riusciti a portare a termine la richiesta, e per quanto l’Amministrazione rassicuri che la criticità sia stata risolta, in molti lamentano ancora la problematica”.

“Il problema più grave poi – continua nella nota – è che per poter accedere ai buoni spesa, bisogna scaricare on-line sul sito del comune una domanda, ma buona parte della popolazione più bisognosa è rappresentata da anziani e da persone disinformate che non sono in grado di accedere ai servizi informatici, che potrebbero rimanere fuori da questo aiuto economico. Non bastano le rassicurazioni dell’Amministrazione Capitolina che queste persone potranno rivolgersi alle edicole convenzionate, visto che al momento la lista di questi esercizi non è ancora disponibile sul sito di Roma Capitale”.

In conclusione viene sottolineato che “il nostro cruccio è anche che, tra la platea dei beneficiari, tutto il sommerso di invisibili non accederà a questo contributo, perché non in grado di fare la domanda. Chiediamo all’Amministrazione Capitolina di mettere in campo tutte le iniziative per poter fare in modo che questa erogazione di buoni spesa vada a buon fine, attraverso anche il supporto del volontariato cittadino, laico e religioso, per poter arrivare anche a tutte quelle persone che vivono al di fuori dei circuiti consueti”.

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