
“Ho avuto un colloquio telefonico con Paola De Micheli, ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti,
alla quale ho espresso la mia ferma contrarieta’. Ho interloquito anche con il vice presidente della Regione Lazio, con il Prefetto di Roma, con il Presidente dell’Autorita’ Portuale e con il Comandante del Porto di Civitavecchia, a tutti ho ribadito la stessa posizione: chiudete il porto al traffico passeggeri”. È l’appello lanciato dal sindaco di Civitavecchia Ernesto Tedesco
che denuncia una situazione in citta’ divenuta insostenibile. “In queste giornate difficili il crocerismo aggiunge ulteriori
problematiche per la comunita’ civitavecchiese- spiega il primo cittadino- che si vede costretta a far fronte a situazioni
allarmanti connesse al paventato arrivo di navi da crociera nello scalo marittimo cittadino con a bordo probabili contagiati da covid-19. Non e’ nostra competenza, ma abbiamo detto no, abbiamo paura per operatori portuali e per la citta’ stessa. Siamo fermamente contrari, basta all’attivita’ di crocerismo. E’opportuno che le banchine siano disposte per le merci. Il
ministro ha parlato del Dm che ha sottoscritto e l’ho fatto anche al prefetto. Ci appelliamo ai consiglieri regionali e al
vicepresidente Leodori, affinche’ si faccia chiarezza su questa situazione di tensione psicologica oltre che sanitaria, speriamo in una posizione comune a difesa del terrotorio”. “Queste navi non le vogliamo- afferma ancora Tedesco- bisogna
conservare l’agibilita’ delle banchine per merci di prima necessita’ e generi alimentari, il tutto assicurando ogni
garanzia medica e sanitaria agli operatori, attraverso le protezioni individuali: mascherine, guanti e quanto altro
necessario. Per il resto, il porto deve essere chiuso: chi deve tornare dalla Spagna abbia un corridoio aereo dedicato. Lo deve
fare il Governo e chiediamo formalmente al ministro De Micheli e alla Regione stessa di intervenire”. “Non essendoci coordinamento diretto con Fs- aggiunge poi il vicesindaco Massimiliano Grasso- si crea ulteriore problema per sistemazione delle persone, abbiamo esposto chiaramente nostra posizione a tutte autorita’, affinche’ cio’ non avvenga, sono oltre dieci giorni che croceristi non riescono a tornare in patria, dobbiamo bloccare arrivo di altri navi che attraccano per vicinanza con aereoporto Fiumicino, pertanto dobbiamo agire a tutela della salute dei nostri concittadini”.